Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Is Bingias, protesta dei “regolari” contro gli abusivi

Fonte: L'Unione Sarda
30 giugno 2010

Pirri Tensione al mercato civico



Ambulanti per un giorno, e perfino abusivi: ieri, i venditori di frutta e verdura del mercato di Is Bingias hanno abbandonato i loro box e piazzato alcune bancarelle a ridosso delle mura esterne. «Stiamo vendendo fuori per protesta», era scritto nei cartelli affissi davanti a sette punti vendita della struttura di Pirri. La loro lotta contro gli abusivi non si ferma e diventa provocazione, spingendoli a esporre i prodotti all'aperto pur senza avere l'autorizzazione, fianco a fianco ai loro "nemici" di sempre: gli ambulanti senza licenza. Esasperati, gli operatori del mercato hanno pure annunciato che oggi occuperanno la strada, impedendo il passaggio delle auto.
PROTESTA La tensione era alta nell'area intorno al mercato, fino al vicolo che collega via della Resistenza e via Risorgimento, dove ogni mattina lavorano numerosi ambulanti, in parte abusivi (ieri una decina). Un mese e mezzo fa erano iniziati i controlli da parte delle forze dell'ordine, dopo che i titolari dei box avevano lamentato una forte presenza degli abusivi soprattutto nel fine settimana. «Sono stati allontanati solo nel fine settimana. Gli effetti positivi ci sono stati, i clienti sono raddoppiati», racconta Marina Lai. «Poi, da sabato scorso, chiuso il capitolo elezioni, tutto è tornato come prima». Come ricorda la titolare di un altro punto vendita, Antonia Puddu, a Is Bingias da 42 anni. «Ogni mese pago 320 euro per l'affitto del box, più le varie tasse. Nessuno però mi garantisce di poter lavorare senza la concorrenza sleale di chi non paga le tasse. Quando il Comune aveva aumentato il canone, ci aveva promesso di allontanare gli abusivi e realizzare nuovi parcheggi, in modo da rilanciare le attività. Ma stiamo ancora aspettando».
GLI ABUSIVI Intorno alle 10,20, c'è stato un sopralluogo dei vigili: tre agenti della polizia municipale, assieme al comandante della stazione di Pirri, hanno invitato gli abusivi a smantellare le bancarelle. Loro hanno rifiutato, ribattendo che chiudendo perderebbero l'unica fonte di reddito. Il tutto si è comunque svolto senza incidenti: solo qualche lamentela. «Prima di reprimere è giusto creare un'alternativa», spiegano Mario Sanna e Giampiero Schirru, due ambulanti senza licenza. «Nel frattempo ci lascino lavorare. Non siamo la causa della crisi delle vendite, e comunque siamo pronti a pagare le concessioni. Vogliamo restare qui, ma se il Comune individua un'altra area idonea siamo pronti a spostarci». La commissione Attività produttive del Comune lavora per trovare una soluzione: in settimana è previsto un incontro con gli ambulanti. Ed è forse in attesa di questo provvedimento che, per ora, si stanno evitando gli sgomberi. Ma la tensione è alta e la situazione rischia di degenerare da un momento all'altro.
NICOLA PERROTTI

30/06/2010