Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Un nuovo quartiere per gli studenti e per i crocieristi

Fonte: La Nuova Sardegna
3 giugno 2010



La proposta al sindaco di Paolo Casu, Udc: «Rilanciamo l’area»

CAGLIARI. Se ippodromo non prende piede, perché non utilizzare il grande spazio al Poetto anche per altre manifestazioni? Lo chiede, e lo propone, Paolo Casu, Udc, presidente della commissione consiliare alle attività produttive.
Il progetto di rilancio costò diversi milioni di euro. Ma lo splendore è finito e al suo posto solo «degrado e abbandono - dice Paolo Casu -, per una struttura che ha un costo e non rende niente nè al Comune (che è il principale proprietario della società Ippica), nè alla città». In una interrogazione urgente Casu chiede al sindaco Emilio Floris «se nel futuro e nel presente ci sia spazio per pensare a un utilizzo» dell’impianto «direttamente dipendente dal Comune, per eventi sportivi e agonistici, attualmente totalmente assenti». Iniziative che possano fungere «da richiamo nazionale e internazionale per eventi e manifestazioni ippiche di rilievo e che non releghino a un ruolo passivo questa importante struttura sportiva». Ma sino ad ora non c’è stato niente. Allora perchè non pensare «a un utilizzo diverso dell’area ippodromo, quale polo attrattivo turistico e commerciale e culturale per la creazione di un campus universitario estivo e invernale all’aperto, che riesca a catalizzare nella nostra città giovani di tutto il mondo che nel periodo di studio ricreerebbero le condizioni economiche, sociali e culturali per un grande rilancio dell’intera spiaggia urbana?». Oppure, per il «qui ed ora», perchè non «intervenire con urgenza ripristinando il decoro e l’ordine all’interno e all’esterno di questa area?». E perchè non pensare «all’istituzione anche soltanto in una parte di questa struttura, di un polo dell’agro alimentare e dell’artigianato sardo, con l’avvio di mostre culturali, gastronomiche, artigianali e degustazioni di prodotti locali?». Il tutto andrebbe «a incentivare il turismo per croceristi e altri viaggiatori, oltre che fungere da strumento di promozione per la città».