Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I signori del vento tornano all'attacco

Fonte: L'Unione Sarda
30 aprile 2010

Eolico in mare. Il nuovo assalto alla costa denunciato dal deputato Mauro Pili con un'interrogazione alla Camera

Una società sardo-sicula presenta una nuova proposta
La società Energia eolica off-shore della Sardegna è stata costituita lo scorso 17 marzo, quando i cinque progetti presentati precedentemente per il Golfo degli Angeli erano già stati ritirati.
Come se niente fosse successo. C'è chi non vuole prendere atto della ferma opposizione delle realtà locali e della Regione ai parchi eolici in mare, al largo delle incontaminate coste sarde. E dunque, in barba a quanto accaduto all'indomani del ritiro dell'ultimo dei cinque progetti inizialmente presentati per impianti off-shore da realizzarsi al largo del Golfo degli Angeli, ritiene di poter aggirare divieti e mobilitazione con la presentazione di nuove richieste.
È il caso di una società con sede a Cagliari, di proprietà di amministratori che risultano residenti in Sicilia, Lombardia e nel Principato di Monaco.
INTERROGAZIONE A denunciarlo, in un'interrogazione presentata ai ministri Matteoli e Prestigiacomo è ancora una volta il deputato del Pdl Mauro Pili, che sin dal primo momento ha guidato la rivolta sul territorio: «È in atto un nuovo assalto in piena regola al golfo di Cagliari da parte dei signorotti dell'eolico, in trasferta sui mari della Sardegna - denuncia l'ex presidente della Regione - un progetto che per modalità e tempi di presentazione appare ancora più inquietante di tutti gli altri. Si tratta di una provocazione senza precedenti considerato che la società è stata costituita il 17 marzo scorso, proprio quando era più alta la mobilitazione per respingere l'assalto alle coste della Sardegna».
In verità in quella data anche la Trevi Energy di Cesena, che aveva proseguito nella manifestazione d'interesse presso la Capitaneria di porto, aveva deciso di battere in ritirata: il progetto per 30 pale eoliche da 3 megawatt ciascuna era stato ritirato con una procedura un po' irrituale (l'invio di una mail, attraverso un rappresentante cagliaritano) dopo che qualche settimana prima lo stesso amministratore Cesare Trevisani aveva assicurato il suo disimpegno al presidente della Regione Ugo Cappellacci.
IL SOGGETTO «Si tratta di un'operazione che si configura come gravissima, dal punto di vista dell'impatto sociale - sostiene Pili - perché questa volta la società (già nel nome Energia eolica off-shore della Sardegna) rappresenta in modo chiaro il tentativo di assaltare le coste della Sardegna con impianti eolici in mare. È inquietante che questi personaggi, gli amministratori sono residenti a Messina e in Brianza, pensino di poter presentare progetti che riguardano il mare della Sardegna perseguendo interessi contrastanti con il territorio e la comunità locale. Così come appare davvero inspiegabile che questi signori, alcuni con residenza a Montecarlo, pensino di sbarcare impunemente in Sardegna per piazzare i loro progetti di qua e di là, come se la nostra Isola fosse una colonia. È inaccettabile e bisogna radicalmente intervenire su questa vicenda».
La denuncia segue di qualche giorno la scoperta che anche nella costa oristanese c'è chi non si rassegna a prendere atto che la Sardegna ha deciso di mettere al bando gli impianti per la produzione di energia dal vento da realizzare in mare.
DISEGNO DI LEGGE «L'interrogazione che ho presentato - ha aggiunto - chiede ai ministri di bloccare le procedure anche di questo progetto perché vi è una violazione palese dell'autonomia sarda. Il nostro statuto e le norme d'attuazione vietano una procedura unilaterale dello Stato - ricorda il deputato - ho predisposto una proposta di legge nazionale con la quale le regioni a statuto speciale vengono escluse dalle procedure previste per l'installazione dei parchi eolici off-shore, ma attendo che la Regione avvii un conflitto di attribuzioni sulla questione per evitare di dover mettere le sentinelle sulle Capitanerie della Sardegna per evitare che tali progetti sbarchino sull'Isola. Il ricorso alla Corte costituzionale contro l'avvio delle procedure è la vera strada maestra».
IL PROGETTO A presentarlo è stata la “Energia eolica off-shore della Sardegna” (denominata Eos), con sede a Cagliari in via Agrigento, nello studio Collu e la durata della concessione richiesta è di cinquant'anni. Amministratore è Andrea Cotrufo (residente a Messina) e la proprietà delle azioni (al 99 per cento) è della Bbc power, con sede a Milano. Le torri, che occuperebbero uno spazio acqueo compreso tra i sei e gli otto milioni di metri quadri, sarebbero alte 120 metri fuori dal livello del mare e si svilupperebbero in una profondità stimata attorno ai 30.
ANTHONY MURONI

30/04/2010