Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I saldi scatteranno l'8 luglio ma molti hanno già iniziato

Fonte: L'Unione Sarda
30 giugno 2008

Commercio. Per i negozianti un calo di vendite del 30%


I saldi partiranno l'8 luglio e ogni italiano spenderà quest'anno 280 euro. Ma c'è chi inizia ad effettuare i primi sconti.
I saldi scatteranno l'8 luglio e ogni italiano, secondo Confcommercio, spenderà quest'anno 280 euro. Ma c'è già chi inizia ad effettuare i primi sconti.
Dalla vetrina di Original Marines, in via Tiziano, già spicca un cartello allettante: “La qualità è sempre scontata”. Nel negozio di Maria Celeste Caocci spiegano: «Facciamo una promozione pari al 20 per cento di sconto su qualunque acquisto e in tanti ne stanno già approfittando, sicuri di trovare ancora tutte le taglie e i colori a disposizione». Michela Palla e Alice Farris nel loro negozio Shine , in via Dante, annunciano «sconti dal 20 al 30 per cento sin dai primi giorni di saldi».
Ma la crisi è lacerante, l'economia ristagna. E c'è chi i saldi li ha dovuti fare vendendo i negozi. «Avevo sei negozi tra Cagliari e Quartu, li ho dovuti chiudere tutti per i costi di gestione insostenibili. Mi sono salvato con questo, ma su di noi grava una spada di Damocle», racconta Salvatore Murgia, proprietario di Atractiva, in via Cocco Ortu. Negli scaffali, tra merce a prezzo pieno ma conveniente, molte buste con scritto venduto: «Torneranno alla fine del mese dopo aver dato solo 5 euro di acconto. Molti, oggi fanno così: ti danno pochi euro per bloccare un capo e passano a ritirarlo dopo che prendono lo stipendio».
Murgia chiude a Quartu, ma apre in Albania. «Ho scelto di fondare una catena distributiva con base in Albania e posso dire che lì guadagno sei volte di più che in Italia perché la gente acquista e ama le cose belle anche se per me significa fare su è giù tra gli aerei».
Certo è che nei negozi delle vie del centro il pessimismo avanza, anche perché il calo di vendite rispetto all'anno scorso è stato del 30%: «In via Petrarca un negoziante ha dovuto chiudere dopo una maxi multa perché aveva dato inizio ai saldi prima del periodo stabilito dalla legge. Noi siamo sempre in saldi dall'estate scorsa: per non morire si guadagna di meno ma almeno si vende qualcosa», aggiunge Murgia.
Nascono così metodi alternativi per le vendite pre-saldi, come con la vip card gratuita con cui paghi il 30 per cento in meno tutto l'anno. Un escamotage utile a non pagare le multe perché la crisi c'è e i prezzi bassi fanno comodo sia ai clienti che a chi vende. Ma i saldi servono ancora? I leader dei Consorzi dei commercianti dicono di sì, purché siano regolamentati. Appunto. Ma nessuno rispetta le date. Allora? Forse sarebbero necessari controlli più rigidi da parte della Polizia municipale. O forse, semplicemente, una ripresa dell'economia.
BEATRICE SADDI

29/06/2008