Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Da Archimede alla storia della follia

Fonte: L'Unione Sarda
15 aprile 2010

Beni culturali. Da domani al 25 aprile in programma 180 eventi sparsi nell'Isola

Lorrai: musei e archivi aperti, un patrimonio da valorizzare
Un ingranaggio di rame e zinco sarebbe una delle rotelle del famoso planetario di Archimede. Secondo il racconto di Cicerone nel 212 avanti Cristo, dopo la conquista e il saccheggio di Siracusa, i romani portarono a Roma l'apparecchio che riproduceva la volta del cielo e il movimento degli astri, poi per motivi misteriosi finì a Olbia dove un pezzo è stato trovato nel corso degli scavi nell'area del porto. L'eccezionale scoperta fatta dall'archeologo Rubens Dì'Oriano è al centro della mostra che si inaugura sabato nelle sale dell'aeroporto Costa Smeralda. Una chicca, se non altro per la curiosità dell'argomento e la notorietà del personaggio Archimede, presente nel ricco cartellone della "Settimana della Cultura" che si apre domani e chiuderà domenica 25. La manifestazione nazionale, giunta alla dodicesima edizione, quest'anno in Sardegna tocca numeri da record, come ieri ha annunciato il nuovo direttore regionale per i Beni culturali Maria Assunta Lorrai.
Ben 180 eventi (il doppio dello scorso anno) disseminati tra 67 comuni tra mostre, conferenze, incontri, spettacoli musicali e teatrali, inziative didattiche per bambini, visite guidate e persino passeggiate ecologiche sulla Sella del Diavolo (da sabato tutti i giorni alle 10 con partenza dal piazzale di Calamosca). Davvero per tutti i gusti. Dall'inventore Archimede a Gigi Riva Rombodituono che sarà protagonista di una mostra fotografica dedicata al quarantesimo anniversario del Cagliari campione d'Italia: sarà ospitata addirittura nella settecentesca biblioteca universitaria.
INAUGURAZIONE La settimana si apre oggi alle 17 al museo archeologico di Cagliari con la mostra "Il Popolo di Bronzo". Sempre alla Cittadella dei musei domani alle 17 incontro con la scrittrice cagliaritana Milena Agus. E poi via all'abbuffata che, partendo da Cagliari, tocca tutte le province. Impossibile citare tutti gli eventi del programma (presente sul sito www.sardegna.beniculturali.it) con date e orari. Tutti gli ingressi sono gratuiti.
NORAGUGUME Tra le novità assolute la presentazione della "misteriosa fanciulla di Noragugume", una piccola statua ritrovata nella chiesa di San Giacomo nel paese nuorese. Secondo lo storico dell'arte Roberto Concas sarebbe la prima opera del grande scultore Francesco Ciusa, realizzata ad appena quattordici anni. Lo studioso illustrerà i risultati del suo "scoop" artistico sabato alle 17 nella parrocchiale di Noragugume e replicherà martedì 20 (alle 16) al Canopoleno di Sassari.
LORRAI Davanti allo stato maggiore di tutte le soprintendenze della Sardegna, il nuovo direttore regionale ha avuto parole di soddisfazione e ringraziamento per il lavoro fatto dai dipendenti ministeriali. Maria Assunta Lorrai, di origini sarde ma da molti anni trapiantata a Roma, occupa gli uffici di via dei Salineri da poco più di un mese. «Appena arrivata - racconta - mi sono sentita dire da più parti che la Sardegna non vanta un patrimonio di grande effetto. Certo, non ha Giotto, Michelangelo e neppure il Colosseo, ma poche regioni italiane possono mostrare un patrimonio archeologico, architettonico e artistico così vario e ricco. A cui, come valore aggiunto, si uniscono bellezze naturali incomparabili. Il vero problema è che questo patrimonio non è abbastanza conosciuto e studiato».
ARCHIVI La settimana dei beni culturali è una di queste occasioni, mirata soprattutto a un pubblico locale e ai primi turisti in arrivo. Non solo musei e siti archeologici. Un ruolo importante spetta alla soprintendenza archivistica che nella sede di via Marche 15 da domani presenta una mostra originale: "180- La follia prima della legge Basaglia". In occasione del trentennale della morte del "padre" della riforma psichiatrica attraverso le carte di archivio, i documenti e le fotografie, viene ricostruita la storia del trattamento della follia in Sardegna. Dalla reclusione dei pazzerelli nelle anguste sale dell'ospedale Sant'Antonio Abate al manicomio di Villa Clara. Mentre l'Archivio di Stato da domani apre le sue sale all'esposizione "9 chilometri di storia". Un inedito percorso con documenti che portano il visitatore dal Quattrocento all'epoca fascista.
C. F.

15/04/2010