Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piano paesaggistico, stop ai nuovi loculi

Fonte: L'Unione Sarda
30 giugno 2008

Bloccata anche la costruzione del nuovo forno crematorio, salme inviate a Livorno

Il Ppr non consente l'espansione del cimitero di San Michele
Mercoledì incontro Comune-Regione per discutere del problema. Intanto entro ottobre il vecchio forno crematorio tornerà in funzione.
Niente nuovi loculi e stop al progetto del nuovo forno crematorio. Lo impone il Ppr che ha inserito il cimitero di San Michele tra i beni identitari. Dunque vietato costruire, o modificare strutture già esistenti, all'interno del camposanto e in un raggio di cento metri. Insomma c'è il rischio che i cagliaritani non sappiano dove far seppellire o cremare i loro familiari.
IL BLOCCO Nei giorni scorsi la soprintendenza ai Beni architettonici ha spedito indietro i progetti del Comune per la costruzione dei nuovi loculi. «Per ora», spiega l'assessore comunale all'Urbanistica, Gianni Campus, «non siamo davanti a un'emergenza perché ci sono ancora loculi liberi. Il problema però esiste e va affrontato in tempi rapidi. Anche il prefetto è stato informato». Mercoledì Campus incontrerà i tecnici dell'assessorato regionale all'Urbanistica: «Il servizio è inderogabile e non può essere sospeso. L'ostacolo deve essere superato». È probabile che Comune e Regione si accordino per la pianificazione, autorizzando quindi i lavori per la costruzione dei nuovi loculi.
IL FORNO Lo stesso problema esiste per il progetto comunale sul nuovo forno crematorio: un impianto che dovrebbe essere costruito accanto al vecchio forno. Sono già disponibili 545 mila euro. «Il Ppr», sottolinea Gianni Giagoni, assessore alla Pianificazione dei servizi, «non ci permette di partire con la gara d'appalto». Una mazzata per i tantissimi sardi che scelgono la cremazione: l'attuale forno del cimitero di San Michele infatti è ancora chiuso e le salme sono inviate a Livorno, con costi elevatissimi. Una decisione presa dopo dal Comune dopo che i carabinieri del Noe (il corpo per la tutela dell'ambiente) avevano dichiarato fuori norma l'autorizzazione che la Regione aveva rilasciato parecchi anni fa. Il documento attestava la conformità dell'impianto nell'emissione dei fumi. Negli ultimi anni la normativa europea è cambiata e il forno non è più a norma.
LA SOLUZIONE «Almeno questo problema verrà risolto entro ottobre», annuncia Giagoni. La settimana scorsa era a Cagliari, per un sopralluogo, un tecnico dell'azienda inglese che più di vent'anni fa aveva costruito il vecchio forno. «Con sessanta mila euro sarà sistemata la cappa. Avvieremo una trattativa privata per accorciare i tempi: in tre mesi l'impianto sarà a norma». Una bella notizia per i tantissimi sardi che hanno chiesto, con tanto di testamento, la cremazione. Nella Federazione cagliaritana per la cremazione attualmente gli iscritti sono 320. Più della metà sono donne.
MATTEO VERCELLI

30/06/2008