Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Elezioni, i primi nomi per le provinciali

Fonte: L'Unione Sarda
15 aprile 2010

Nodo Cagliari nel centrodestra. Opposizione, scontro nel Pd
Quindici giorni per decidere. Le liste per le amministrative si presentano l'1 maggio e i due schieramenti lavorano senza sosta sulle candidature. Ieri i leader del centrodestra hanno trascorso la giornata fra una riunione e l'altra, col Pdl chiamato a risolvere i problemi più spinosi. Il centrosinistra si riunisce oggi, ma dentro il Pd è guerra.
IL CENTRODESTRA Si terrà forse domani il vertice dei partiti di maggioranza. Il coordinatore regionale del Pdl Mariano Delogu e la presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, hanno chiuso ieri sera un'interminabile tre giorni di incontri con tutti i responsabili provinciali del partito. Il confronto sui nomi ha permesso di trovare soluzioni ad alcune questioni delicate. Se sul candidato presidente a Cagliari non si registrano novità ufficiali, non mancano le indiscrezioni. Una riguarda il capo di gabinetto della presidenza della Giunta, Giandomenico Sabiu, la cui “promozione” alla candidatura più importante della Provincia libererebbe un posto in viale Trento, che verrebbe occupato da Francesco Lippi, attualmente all'Industria ma vicinissimo al governatore. In provincia di Cagliari, il Pdl proporrà - fra gli altri - il presidente della circoscrizione Paolo Truzzu nel collegio cittadino di Sant'Elia, Gianluca Grosso a San Benedetto, Angelo Caredda a Quartu (litorale). A Capoterra il vice coordinatore cittadino Giuseppe Fiume, a Pula l'assessore comunale Giuseppe Tolu, a Isili Antonella Zedda. I Riformatori aspettano: a Iglesias (Comune) schiererebbero Roberto Frongia, a Quartu il consigliere Gabriele Marini.
IL CENTROSINISTRA Vertice di coalizione alle 11: resta la tensione tra Pd e Idv. Intesa difficile per Nuoro città, impossibile per la Provincia di Cagliari: i dipietristi non accettano Graziano Milia.
Sempre a Cagliari Area democratica (minoranza Pd) denuncia lo «sbando» del partito e attacca il leader Silvio Lai per la «gestione disastrosa delle trattative con gli alleati», per cui la coalizione andrà «a questo cruciale appuntamento elettorale nel massimo di divisione». Anche per il rifiuto delle primarie (a parte una proclamazione tardiva definita «frutto di disperazione politica»): specie a Nuoro, con un «imbarbarimento dei rapporti politici interni».
Per Lai, invece, fissare le primarie ha sciolto molti nodi, anche dove non si faranno: «Ha reso evidente che molte ipotesi non erano sostenute da forza sufficiente». Tempi stretti? «In Puglia, Umbria e Calabria si sono convocate e celebrate in una settimana». Frecciata all'Idv per «l'imprevisto cambio di idea»: nel 2005 Di Pietro partecipò alle primarie con Prodi. Dalla segreteria Pd replica direttamente ad Area democratica Franco Marras: «Non si modifica così la realtà per giustificare che non si aveva la forza di mettere in campo alcun candidato e il motivo era solo contrattare candidature. La coalizione è stata rimessa in piedi da 5 mesi e richiede rispetto e attenzione, mancati negli anni precedenti».

15/04/2010