Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ambulanti, verso la tolleranza zero

Fonte: L'Unione Sarda
25 giugno 2008

Attività produttive. L'assessore: tutti spesi i fondi per gli incentivi alle imprese

Carta: «Rifinanzieremo percorsi meccanizzati e tunnel»
«Studio di marketing per rilanciare i mercati. Il restyling esterno con fondi europei».
L'assessore crede ancora nei Percorsi meccanizzati e nella grande piazza sul mare. «Ne farò una battaglia personale», annuncia nonostante i fondi regionali siano volati via.
Paolo Carta non chiarisce se le fonti a cui pensa siano di origine romana o meno. Di sicuro confida sul fatto che «la solidità finanziaria del Comune consente l'accesso al credito senza problemi» e, magari, che il governo amico possa restituire ciò che la Regione ha tolto.
TOLLERANZA ZERO Grandi Progetti a parte, l'assessore alle Attività produttive ha idee chiare su progetti più terreni. Intanto promette tolleranza zero sull'ambulantato «oggi completamente fuori controllo», ma solo dopo aver riordinato il settore con un Piano delle aree, annuncia un piano di marketing e restyling esterni per il rilancio dei mercati civici, si impegna a chiudere al traffico il primo tratto del Corso Vittorio, giura che stanno per arrivare strumenti finanziari convenienti per i commercianti «grazie a una convenzione con il Banco di Sardegna», riferisce che è allo studio un marchio di qualità per vendere i prodotti locali ai croceristi mordi e fuggi che colorano la città per qualche ora tra aprile e dicembre.
Carta, è evidente, è ancora in luna di miele. È in quella fase propositiva e piena di motivazioni forti che può avere un trentenne che da quattro mesi governa settori importanti di città: Commercio e Artigianato, Mercati, Industria, Sportello Unico, Cantieri, Ambulantato.
INCENTIVI ALLE IMPRESE Appena si è insediato ha pubblicato il bando per gli incentivi alle imprese di Castello. La gara, in una prima fase, ha avuto un successo parziale: 11 richieste, insufficienti a impegnare tutti i 390 mila euro a disposizione. Tanto da autorizzare a gridare al fallimento delle politiche della Giunta Floris per il quartiere-vetrina. Poi il bando l'ha riaperto, l'ha esteso a Marina, e di richieste ne sono arrivate altre cinque per Castello e 11 per Marina. Imprenditori, quasi tutti nuovi (forse distratti al primo bando), che con i 30 mila euro - metà a fondo perduto, il resto allo 0,5% - intendono aprire negozi di artigianato, caffetterie, pub, ristoranti, internet point, vendere prodotti tipici e creare 33 posti di lavoro. E i fondi sono terminati. Però, dice Carta, «poi la politica deve fare altre cose: ad esempio favorire l'accessibilità attraverso percorsi meccanizzati o almeno gli ascensori da via Cammino nuovo a Castello». Infatti, dice, «i percorsi meccanizzati bisogna riprenderli, così come il parcheggio sotto via Cammino nuovo e quello sotto via Roma. E pure il tunnel». Perché «la piazza di via Roma è la vera ricchezza della città» e io «sosterrò in tutti i modi questo progetto», propedeutico alla pedonalizzazione di Marina. Che per realizzarli servano cifre vicine al miliardo di euro è un dettaglio.
I CROCERISTI Intanto bisognerebbe risolvere problemi più risolvibili. Ad esempio dando un servizio dignitoso ai croceristi e magari provando a farli arrivare un porto dove non debbano fare lo slalom tra Tir e semirimorchi. «Stiamo collaborando con l'autorità portuale, tanto che uno dei 14 nuovi info point sarà al porto». Pochino, per ora. «Stiamo lavorando per promuovere un marchio di qualità locale».
I CANTIERI In attesa di risultati, di concreto Carta può esibire la rimodulazione dei cantieri di lavoro. Grazie ai quali ha assunto ingegneri, geometri, operai per rimettere ordine a un po' di cose: dalla definizione delle fasce di rispetto ai beni identitari alla digitalizzazione dei documenti comunali, dagli strumenti giuridici per realizzare i piani di zona agli info point.
MERCATI CIVICI Sui mercati, è nell'aria una rivoluzione. «Sono nati per calmierare i prezzi», sostiene, «in futuro garantiranno un'elevata qualità». Significa che i prezzi cresceranno. Anche perché, come prevede il regolamento dei mercati approvato tre anni fa dalla commissione attività produttive e mai discusso in Consiglio entro cinque anni i costi dovranno essere pari alle entrate. Per capire: oggi i commercianti coprono solo il 35% delle spese. Significa che i box, in prospettiva, costeranno di più e i commercianti saranno costretti ad aumentare i prezzi. A meno che non compensino acquistando in stock. «Affiderò ad una società specializzata il compito di studiare un piano di marketing per il rilancio dei mercati», annuncia. Ci provò Mariano Delogu, non funzionò. Quanto al restyling, «parteciperemo a un bando europeo che sarà pubblicato a settembre».
IL MERCATO DEI FIORI È certo, invece, che a oltre sei anni dall'annuncio del sindaco del 9 gennaio del 2002 («entro il 2003 rifaremo il secondo piano del mercato di Santa Chiara, di giorno sarà mercato dei fiori, di sera locale pubblico») «ci sono 500 mila euro disponibili che abbiamo trasferito alla Soprintendenza ai beni archeologici che bandirà la gara».
Una cosa ammette che non funziona: lo sportello unico. Ma - dice - non per colpa nostra. «Una novità straordinaria che non possiamo attuare subito perché la Regione non ci ha dato il tempo per organizzare gli uffici. Siamo all'emergenza». (f. ma.)

25/06/2008