Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il mare d'inverno... è una discarica

Fonte: L'Unione Sarda
17 marzo 2010

Un campionario di inciviltà al Poetto: la spiaggia si riempie di ogni tipo di rifiuto

E c'è chi ha buttato la scatola degli anelli di fidanzamento

Addirittura pezzi di eternit e residui di un pasto tra le cose abbandonate. E c'è anche il tubo, forse fognario, che spunta davanti al mare.
Il mare d'inverno è un film in bianco e nero. Per fortuna, Loredana Bertè non ha raccontato, nella sua canzone, quello che il film mostra. Il Poetto d'inverno è una specie di discarica a cielo aperto. Certo, colpa di chi non mantiene pulita la spiaggia. Ma, soprattutto, responsabilità dei cagliaritani che non esitano a lasciare i “ricordi” delle loro passeggiate invernali in spiaggia.
AMORE ETERNO Francesco Floris passeggia a passo svelto all'altezza della Sesta fermata. E, quando vede una macchina fotografica, richiama l'attenzione: «Venga, venga qui a vedere». Vicino al muro degli stabilimenti militari, le scatole che, presumibilmente, contenevano due anelli. «Una coppia», sorride, «che ha festeggiato San Valentino e si è giurata amore eterno». Un ritrovamento curioso ma, in fondo, innocuo. Situazione decisamente peggiore qualche metro più avanti: una pera mangiata a metà, buccia di mandarino, una confezione di yogurt, una bottiglia di birra (dalla marca improbabile) e, addirittura, una bombola da campeggio raccontano di un pasto consumato in spiaggia.
IL LAGHETTO Il campionario di inciviltà è vario: impossibile contare le cicche di sigarette, le bottiglie vuote (soprattutto di birra), le confezioni di gelato. Ci sono anche pezzi di legno, forse arrivati in spiaggia dopo l'alluvione di Capoterra del 2008. «E anche i bisogni dei cani», sospira Chiara Murgia: ha appena evitato di mettere il proprio telo da mare sopra un ricordino canino. Se non altro, il sole ha asciugato il laghetto che, ormai, si forma ogni inverno alla Settima fermata. «Ma mica mi sento tranquilla», sospira Anna Frongia: il suo chiosco, “Il Nilo”, dà proprio sul lago. «Alla prossima mareggiata, si riformerà».
L'ETERNIT Magari il mare potrebbe riprendersi le porcherie lasciate dall'uomo: alla Quinta fermata, addirittura, fa bella mostra di sé un pezzo di eternit (il famigerato cemento-amianto); c'è anche un bidone che conteneva olio per auto. In quella parte della spiaggia si vedono cose incredibili: addirittura, proprio davanti al mare, spunta un tubo; sembra che qualcuno abbia deciso di risparmiare sugli allacci fognari e getti in acqua i propri rifiuti liquidi.
I BAGNI Tutto da buttare nel Poetto d'inverno? No, qualche notizia positiva c'è. Se la spiaggia attende le pulizie di primavera, i frequentatori hanno, comunque, a disposizione i chioschetti. Addirittura, ci sono anche i bagni: ebbene sì, i servizi igienici pubblici funzionano e sono, tutto sommato, puliti. E questo, alla fine, fa notizia.
MARCELLO COCCO

17/03/2010