Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il Piano di rinascita parta dai sardi»

Fonte: L'Unione Sarda
15 marzo 2010

 
Dal Cortivo fonda il movimento civico: «La politica dei contenuti»

Nasce il movimento civico sardo «per dare una scossa a una classe politica senza idee». Inadeguata, secondo i promotori (professionisti, dirigenti pubblici, imprenditori) «di delineare le strategie di sviluppo per un'isola che non c'è e per la sua città di riferimento».
LA SCOSSA Roberto Dal Cortivo, ex sindaco di Cagliari con un passato da dirigente socialista, è il fautore della nuova associazione, che punta a ramificarsi in tutta la Sardegna per diventare una federazione di movimenti civici: «Non abbiamo nulla a che vedere con i partiti politici né abbiamo l'obiettivo di prendere parte a competizioni elettorali, almeno nell'immediato», dice Dal Cortivo. «L'unico obiettivo ci poniamo è sopperire alla rassegnazione, trovare soluzione al disincanto. Secondo noi la strada giusta è ripartire dai movimenti civici. Abbiamo contatti con liste e associazioni in tutta la Sardegna: non escludo che la ramificazione possa presto portare a una federazione. A un nuovo modo di fare politica tra la gente».
LA FONDAZIONE È politico il vero motivo che ha portato a mettere in atto il progetto: «Nel 1994 la nascita di nuovi partiti, la riforma elettorale, l'esigenza che si avvertiva di un cambiamento forte, avevano creato grandi aspettative», dice Dal Cortivo. «A distanza di 15 anni possiamo dire che non solo nessuna grande riforma è stata effettuata, ma che l'unica riforma fatta, ossia quella elettorale, ha di fatto espropriato i cittadini anche della possibilità di scegliere per quale candidato votare, poiché questo gli viene imposto dalle oligarchie che gestiscono i blocchi politici a destra come a sinistra. C'è stata una vera e propria involuzione della democrazia che, giorno dopo giorno, sta scavando un solco profondo tra ceto politico e paese reale». Per l'ex sindaco di Cagliari, «la crisi economica non sarà temporanea o episodica». E la l'Isola che cosa dovrà attendersi? «Il movimento civico è il luogo da cui ripartire per riscoprire e reinterpretare la Sardegna, la sua storia e la sua cultura. Il modello di sviluppo dominante in questi 60 anni di storia è fallito. Sono sotto gli occhi di tutti la chiusura delle fabbriche, lo spopolamento dei paesi, la desertificazione delle campagne, l'abbandono dell'agricoltura, la disoccupazione dilagante, l'insicurezza e la precarietà. È necessario ritornare alla microimpresa e al solidarismo di un tempo, pensare a un nuovo piano di rinascita impregnato di contenuti e obiettivi, che non si limiti a una mera richiesta di denaro». Idee anche per Cagliari: «È strano che l'amministrazione non si sia posta il problema di che cosa ci sia alla base dello spopolamento della città», conclude Dal Cortivo. «C'è da un lato l'alto costo degli immobili e l'assenza di iniziative di edilizia economica e popolare; dall'altro un Piano urbanistico sbagliato e da rivedere: va riprogrammato, ad esempio, il parco ferroviario attorno a via San Paolo. Inoltre, il Comune deve riappropriarsi del ruolo guida nella gestione del territorio e non subire passivamente - come nel caso della gestione dei beni demaniali e del Poetto, ma anche dell'aeroporto e del porto - le scelte di altri enti. Occorre che l'Università non sia solo accademia, ma riprenda a favorire la ricerca». Diverse le proposte «per far uscire dall'immobilismo il capoluogo regionale». Basterebbe utilizzare, per usare le parole dell'imprenditore Piero Capra, la laguna di Santa Gilla «come area marketing, creando le condizioni per dare ospitalità di rilievo e favorire il trasferimento in città di dirigenti o grossi imprenditori in grado di attivare investimenti e di portare nuove idee e cultura».
LA BASE DI PARTENZA «Siamo uomini liberi, cittadini comuni stanchi di vedere la società deteriorarsi senza sosta», dice Giuseppe Pasquinucci, dirigente sportivo ed esponente della nuova entità. «L'idea è quella di ritrovarci a parlare di ciò che ci unisce e di ciò che possiamo fare per evitare la deriva sociale». A Cagliari c'è già una sede, in via Sonnino 22. In Rete c'è il sito www.movimentocivicosardo.it . Ieri il progetto è stato presentato in un hotel del capoluogo davanti a circa 150 persone.
LORENZO PIRAS

14/03/2010