E' stato illustrato stamattina dal Sindaco Massimo Zedda il progetto di Riqualificazione Urbana del Lungomare Poetto.
Recupero, riqualificazione ed innovazione, sostenibilità ambientale ed economica, sono i principi fondanti.
Il Lungomare Poetto, attraverso il progetto promosso dal Comune di Cagliari diventa un’occasione, forse irripetibile, di ricomposizione urbanistica, ambientale ed architettonica, manifesto delle tecnologie contemporanee, esempio di uso sostenibile delle risorse ambientali ed insieme di recupero della dimensione socioculturale ed economica di questo complesso ambito territoriale. Il progetto si propone quale esempio virtuoso di riciclo e riutilizzo, ponendo la componente ambientale al centro del processo.
“Un importante aspetto che è stato tenuto in considerazione per la concezione del progetto – ha dichiarato il Primo Cittadino - è stato lo studio complesso dei fenomeni naturali ed antropici dell'ecosistema Poetto”.
L'attenzione al riciclo è un principio fondante del modello concettuale dell’intero progetto: è stato pensato il recupero e il riciclo dei materiali, come il recupero della sabbia litoranea dal sottosuolo, ed il recupero delle acque piovane attraverso dei canali che conducono a delle vasche di raccolta.
Una delle necessità primarie era quello di rivalutare i caratteri culturali del sistema litoraneo e del suo intorno di relazione, secondo moderne chiavi di lettura che hanno suggerito la ricomposizione di un’immagine, per certi versi unica e monumentale, ricostruendo una identità geografica e riscoprendo i principi di fondo propri dello spirito di questo luogo straordinario.
L’idea progettuale, sostenuta dall’analisi approfondita e critica dei processi e dei programmi che hanno caratterizzato il litorale in questi ultimi anni, nasce con l’obiettivo strategico di costituire un punto di svolta rispetto al processo storicizzato che, inesorabile, ha occupato questa stretta lingua di terra con manufatti di diversa natura, forma e dimensione, avendo come costante pressoché comune la progressiva impermeabilizzazione del suolo.
Il programma mira a riproporre per il lungomare un importante ruolo territoriale, sviluppando redditività economica nell’intero arco dell’anno con lo scopo riorganizzazione dello spazio pubblico da restituire ai cittadini e non solo come essenziale elemento di prestigio urbano.
“Il Poetto è come un malato che ha bisogno di cure” ha dichiarato il sindaco Massimo Zedda e con il progetto presentato, in tempi di realizzazione brevi si riporterà il lungomare cagliaritano all'antico splendore.
E' prevista la realizzazione di aree totalmente pedonabili, con spazi dedicati allo svago ed alla pratica sportiva disponibili per tutto l'anno.
Saranno migliorati i collegamenti con la città e le cittadine limitrofe anche tramite l'inauguarazione di una nuova linea della Metropolitana.
Uno dei punti cardini del progetto è l'intento di operare una riqualificazione con strumenti totalmente naturali e per questo si è scelto di lavorare su un progetto che fosse “ più semplice e meno impattante” considerato il contesto urbano delicato e particolare della zona.
L'Assessore ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras ha sottolineato che per la realizzazione di questo progetto sono stati necessari e lo saranno ancora l'interazione ed il lavoro tra le diverse competenze:“Se non c'è collaborazione i risultati non saranno mai all'altezza delle aspettative”.
Dunque per portare a termine tutte le attività previste sarà necessaria la stretta collaborazione tra tutti gli organi partecipanti, compresa la cittadinanza che già abita e frequenta il lungomare.
L'Architetto Antonio Sebastiano Gaias, intervenuto alla conferenza come progettista del gruppo di lavoro, ha illustrato ai presenti il progetto nei minimi dettagli, soffermandosi sugli aspetti di interesse ecologico e sostenibile.
Il progetto di Riqualificazione Urbana del Lungomare Poetto ha tenuto conto, nella sua realizzazione, degli aspetti di di ecosostenibilità e rinnovamento ma senza trascurare nessun dettaglio.
In questo senso è necessario sottolineare che le due imprese che partecipano al progetto sono fortemente radicate nel nostro territorio e sono dotate di una forza lavoro interamente sarda.
Si prevede per il cantiere, che vedrà costantemente impegnati oltre trenta lavoratori, una durata complessiva di 540 giorni a partire dalla chiusura della fase progettuale e autorizzativa.
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