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Stellarum Opifice - Una lettera per Galileo Galilei, il nuovo spettacolo di Marco Carniti

30 maggio 2013, 16:07
Sabato 1 Giugno ore 21:00 al Minimax

Suor Maria Celeste, alias Virginia Galilei, nasce nel 1600 dalla relazione illegittima di Galileo con Marina Gamba di Venezia. A lei, alla sua rincorsa del padre, inafferrabile ed evanescente, concentrato solo su se stesso e sui suoi studi, che le risponde saltuariamente attraverso scritti che parlano dell’universo, di comete, macchie solari, pianeti e satelliti, si ispira il nuovo spettacolo prodotto da La Gazza Ladra Stellarum Opifice - Una lettera per Galileo Galilei, a cura di Valeria Moretti, su progetto e regia di Marco Carniti, regista formatosi al fianco di Giorgio Strehler e alla UCLA di Los Angeles con Bob Wilson. In scena alla sala Minimax del Teatro Massimo di Cagliari sabato 1 giugno alle ore 21:00, dopo i debutti a New York e  al Piccolo di Milano, nell'ambito della dell'associazione Tersicorea di Simonetta Pusceddu "Opere sommerse", sezione Prosa e Danza, Stellarum Opifice vede sul palcoscenico Federica Bern e la danzatrice Erika Di Crescenzo in una pièce sorprendentemente attuale, un mosaico raffinato che riporta in vita l’identità di Virginia e un mondo, quello di Galileo, fatto di scoperte epocali e meraviglie scientifiche. Le scene sono di Nicolas Hunerwadel, le video installazioni di Francesco Scandale e le musiche di David Barittoni e Giacomo De Caterini.

Entrata in convento a soli tredici anni e diventata suora di clausura, Suor Maria Celeste cerca per tutta la vita di instaurare un rapporto con il padre, attraverso un carteggio in cui racconta la quotidianità del convento e cerca di aprire il cuore di Galileo ad un sentimento non ricambiato. Galileo Galilei insegna matematica ai principi, fa esperimenti di fisica, pubblica saggi, scopre nuovi fenomeni astronomici e tramite il suo pensiero apre alla figlia le porte dei “massimi sistemi”. Affiorano pensieri segreti, misteriosi incubi, piccoli bisogni quotidiani e il desiderio profondo per questo “immenso” padre completamente assente. Padre e figlia, come due astri del cielo, si rincorrono a vicenda ma è il cuore di Lei a battere con più forza per cercare di avvicinare con la dolcezza la mente troppo occupata di Lui, proiettata come per follia nell’universo della conoscenza.

Prenotazioni ai numeri: 070/275304 cell: 328/9208242.

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