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“Open Data Day”, giornata della trasparenza e dei “dati aperti”

Autore: Federica Cuncu,
18 febbraio 2013, 12:41
Sabato 23 febbraio alla Mem – Mediateca del Mediterraneo e al Diee (Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica) la città di Cagliari ospiterà la prima edizione di un evento in contemporanea mondiale.

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Presentata stamattina nella ex Sala Giunta del Palazzo Civico di via Roma la conferenza stampa sulla prima edizione del Cagliari Open Data Day che si terrà sabato 23 febbraio in contemporanea mondiale con l'International Open Data Day, in programma in oltre 30 Paesi.

«L'importanza di questo evento nasce dal fatto di poter trovare in una giornata unica la possibilità di accedere liberamente a un elevato numero di dati, senza restrizioni e con la massima trasparenza, in modo tale che tutti possano utilizzare e venire a conoscenza di un sempre maggior numero di informazioni» ha detto il vicesindaco Paola Piras. «L'Open Data Day ha una forte valenza sociale» continua la Piras, «perchè la disponibilità del dato incentiva i cittadini all'elaborazione degli stessi e quindi alla conoscenza. Il dato libero può essere acquisito attraverso la rete e stimola il cittadino a rendersi parte attiva, studiare e lavorare su di esso». Col termine open data si fa riferimento ad alcune tipologie di dati liberamente accessibili a tutti, senza limitazioni e copyright o altre forme che ne limitano la riproduzione. 

Alla conferenza, oltre al vicesindaco, hanno partecipato anche Andrea Zedda di “Sardinia Open Data”, Giovanni Battista Gallus del Circolo dei Giuristi Telematici, Giuseppe Destefanis in rappresentanza del Gulch, Filippo Pani del Diee (Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell'Università degli Studi di Cagliari), l'assessore alle politiche sociali del comune di Sestu Anna Crisponi e Stefano Marras del Centro di Competenza Regionale ICT della Sardegna.

L'evento, ospitato dalla MEM (Mediateca del Mediterraneo) e dal Diee (Facoltà di ingegneria) è organizzato da Sardinia Open Data, dal Circolo dei Giuristi Telematici e dal Gulch (Gruppo Utenti Linux Cagliari), con la collaborazione del Diee e patrocinato dal Comune di Cagliari, dal Comune di Sestu, dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell'Università di Cagliari e dal Centro di Competenza ICT della Sardegna. 

«La trasparenza è un metodo di coinvolgimento e sensibilizzazione per i cittadini», ha detto Anna Crisponi, assessore del Comune di Sestu. «È importante che le amministrazioni si impegnino in questa iniziativa perché è fondamentale dare risposte ai cittadini per ciò che riguarda la limpidezza del proprio lavoro. Ad esempio con gli open data, i cittadini vedono come le stesse amministrazioni gestiscono il loro denaro».

«Il rapporto “di tensione” tra trattamento dei dati personali e open data può essere superato in parte con l'elaborazione di dati anonimi e in modo che non incidano con informazioni che ledano la privacy» ha sottolineato Giovanni Battista Gallus, del Circolo dei Giuristi Telematici.

Giuseppe de Stefanis del Gulch parla di apertura dei dati come “diffusione della conoscenza che va di pari passo con la democrazia, trasparenza e crescita sociale e bisogna vedere questo evento come un'occasione per sviluppare una vera e propria cultura sui dati aperti”.

L'iniziativa, già al terzo anno, è stata creata da David Eaves dell'European Public Sector Information per creare una “open data community” a livello internazionale che permettesse a tutti di superare i limiti di accesso e divulgazione a determinati dati. Sono più di 80 i Paesi che quest'anno vi prendono parte e Cagliari, alla sua prima  partecipazione, è una delle undici città italiane che metteranno a disposizione dei propri cittadini esperti, giornalisti, imprese e pubbliche amministrazioni.

Per informazioni: http://opendataday.org/

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