Il Centro Culturale Man Ray - Associazione regionale di promozione sociale - all’interno delle attività dedicate a DIRITTO&GIUSTIZIA, presenta il decimo incontro del seminario di filosofia politica "Gramsci pensatore dell'umanità: questa è la realtà, qui è la lotta per il recupero della democrazia" tenuto da GINO MELCHIORRE (sociologo e giornalista):
Democrazia e comunicazione di massa: informazione o eterodirezione?
VENERDì 1 FEBBRAIO 2013 - ORE 18,00 - AULA MAGNA
- FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE - V.le S. Ignazio 78 CAGLIARI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
Il seminario è gratuito, per partecipare è richiesta iscrizione da effettuarsi nel form iscrizione presente on line nel sito www.manray.it
INFO 070/283288 - 347/3614182
Saranno richiesti i crediti didattici per gli studenti universitari.
L’incontro rientra nel Seminario intitolato “Gramsci pensatore dell'umanità: questa è la realtà, qui è la lotta per il recupero della democrazia”, a cura di Stefano Grassi e Fernanda Arrius.
Scopo dell'iniziativa: coniugare diritto, filosofia, politica ed economia in una sintesi che renda possibile e praticabile un punto di vista critico ed alternativo all'esistente.
E' noto che la nostra Costituzione ha un impianto partecipativo, stimola al pluralismo civile e politico, fa ripetuti richiami alla solidarietà (art. 41-42-43-53...). Con essa, in sintonia con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, i nostri padri costituenti hanno codificato il rispetto dei diritti umani a partire dal diritto al lavoro e ad una vita dignitosa.
Riteniamo che molto ci sia da fare per uscire dalla condizione di avvilimento del nostro Paese, determinata qui e altrove dall'infelice connubio tra politica e finanza.
Com'è possibile oggi esercitare un pensiero critico, pensare un nuovo inizio, sfidando l'omologazione al sistema, esercitata anche attraverso i mezzi di comunicazione di massa? Da dove partire?
Il seminario si pone come oggetto d'indagine al fine di esercitare un pensiero critico, con l'intento di arrivare a un'idea di rinnovamento. Indignarsi, come molti movimenti in Italia e all'estero fanno, è doveroso e necessario, ma farsi soggetto politico, per una comune elaborazione dei problemi, è essenziale e può costituire la strada maestra per la loro risoluzione.
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