Viaggio tra memoria e cronache dell'Isola per l'ultimo appuntamento sabato 26 gennaio alle 21 con TeM – Teatro e Musica “dentro un quartiere”: al Centro Area 3 (in via Carpaccio 14/16) nel rione di Mulinu Becciu a Cagliari andrà in scena “Baroni in Laguna”, trasposizione teatrale dell'omonimo libro-inchiesta di Giuseppe Fiori firmata e interpretata da Stefano Ledda, che disegna un affresco sorprendente di una Sardegna ancora legata a consuetudini feudali in pieno Novecento. Sulla falsariga del saggio di Fiori, un reportage avvincente come un romanzo, lo spettacolo – impreziosito dalla colonna sonora originale creata e eseguita dal vivo da Andrea Congia alla chitarra classica e Juri Deidda al sax e dalle immagini elaborate da Paolo Trebini - parte da un episodio misterioso, un giallo tra i canali di Mare 'e Pontis e entra poi nel vivo della battaglia dei pescatori di Cabras per il riconoscimento dei loro diritti (sanciti dalla legge) in uno scenario di fame e miseria, eredità contese e anacronistici privilegi, da cui scaturisce un'antica disperazione. S'infrangono così – nelle aule dei tribunali, ma prima ancora nelle coscienze di uomini e donne - tradizioni secolari, consolidate gerarchie di potere e rapporti di forza: dagli “Appunti sul Medioevo in un angolo d'Italia a metà del 20° secolo” di Fiori prende le mosse una vera rivoluzione culturale, e le prime rivendicazioni dei pescatori segnano l'ingresso pur tra molte esitazioni delle genti di Cabras nella modernità.

Inaugurato da Rossella Faa sulle note del suo “Sighi Singin'” e proseguito con il concerto/ spettacolo “A Jnanna” di e con Alessandra Leo, il trittico di TeM al Centro Area 3 giunge così alle battute finali: con “Baroni in Laguna” si conclude (sabato 26) il primo capitolo tutto cagliaritano, nel quartiere di Mulinu Becciu, della rassegna itinerante, che proseguirà extra muros, a Ussana in  febbraio con le suggestioni mediterranee di “A Jnanna” di e con Alessandra Leo.
Biglietti: intero 8 euro – ridotto 6 euro
(con la speciale formula TeM: chi assiste a uno spettacolo della rassegna, presentando il biglietto,  potrà usufruire della riduzione sui successivi appuntamenti in cartellone)

INFO: 3929779211 - 070680229 - teatrodelsegno@gmail.com 
Teatro del Segno
“Baroni In Laguna”
Appunti sul medioevo in un angolo d'Italia a metà del 20° secolo
dal libro-inchiesta di Giuseppe Fiori

con:
Stefano Ledda (voce narrante)
Andrea Congia (chitarra)
Juri Deidda (sassofono)

elaborazione immagini Paolo Trebini
adattamento e regia Stefano Ledda

…Il medioevo nello stagno di Cabras se ne andato in archivio solo nel 1960, lo ha cancellato la storia e la rivolta dei pescatori…
Un leggio esile, un microfono nudo sullo stelo di un’asta, come in una televisione degli anni sessanta. La sobrietà del nero e di una voce che racconta, vive, esplode accarezza e a volte si rompe nelle emozioni racchiuse nel testo.
È padrone della scena il testo, reso in adattamento asciutto che, pur contenendo tutti i significati, le analisi, i giudizi e le vicende che Giuseppe Fiori include nella sua inchiesta, privilegia, ricreandole davanti al pubblico, le atmosfere e le emozioni le lacerazioni così abilmente descritte dall’autore.
Il fluire della voce dell’interprete, posta ad assoluto servizio del senso, si alterna, creando brevi squarci nel tempo, con le immagini autentiche di quegli anni e la voce un bambino d’allora,  che raccontano il mondo dello stagno e della peschiera, la ricchezza dei padroni, la povertà dei pescatori e i soprusi degli “zeraccos”.
Dialogano e si fondono in modo essenziale con la storia di questa rivolta esplosa cinquant’anni fa, le note d’una chitarra elettrica che, utilizzando l’assoluta modernità dei suoni creati da una “pedal board “ si unisce alla “voce” aspra del sassofono nel racchiudere, sottolineare ed accrescere la forza dello spettacolo.