Scoprire esplora il Cimitero monumentale di Bonaria e offre all'ampio pubblico immagini indedite di un luogo silenzioso eppure capace di raccontare molte storie: il Camposanto del capoluogo sardo.

Le sue statue e le sue storie rivivranno in dodici minuti di approfondimento grazie alla collaborazione dello sfaff con il poeta Fabrizio Raccis, l'archeologo Mauro Dadea, il fotografo Nicola Castangia, il giornalista Alessandro Congia, e il vicesindaco di
Cagliari Paola Piras, raccontano l'epopea, poco nota, di un luogo-simbolo della Sardegna: emergerà la fotografia dell'evoluzione di una città con le sue tendenze, i dolori, l'amore per l'arte e le celebrazioni funerarie.

La grande città dei morti di Bonaria infatti, nata con la legge promossa da Napoleone per dare degna sepoltura ai cari estinti e non tumularli più, com'era consuetudine ancora nei primi anni dell'Ottocento, nel sagrato delle Chiese.
La puntata è liberamente accessibile nel portale internet www.sardegnasotterranea.org

Scoprire, programma web televisivo condotto da Marcello Polastri con le belle immagini realizzate da Nicola Di Mille e Mauro Pes, mira a far conoscere gratuitamente a tutti, luoghi unici della Sardegna, spesso abbandonati e che presentano anche aspetti sotterranei: passaggi segreti e storie sepolte eppure importanti. In questa puntata grazie
alla collaborazione con il Comune di Cagliari e i Padri Mercedari di Bonaria, Scoprire ha realizzato una puntata nei luoghi meno noti della città di Cagliari.

La prossima puntata documentaristica, che andrà in onda web sabato prossimo, racconterà invece la storia di Efisio Marini il pietrificatore. Un cittadino di cagliari, poco amato dai potenti dell'Ottocento,che aveva dedicato la sua vita per rendere "eterni e
inviolabili" i corpi umani privi di vita.

Ad oggi sono state realizzate puntate sui sotterranei segreti di Tuvixeddu, sui quartieri
di Cagliari, sulle miniere Sarde, su Donna Violante Carroz e sul Castello di Ugolino a Siliqua.

Misteri, storie, leggende sono il piatto forte di Scoprire che si avvale della collaborazione dell'Associazione Contusu Antigusu, degli speleologi di Sardegna Sotterranea ma anche di collaborazioni con la RAI, Mediaset, e la BBC.

"Scoprire significa infatti far propria una storia, conoscerla e affezionarsi alla stessa". Questo il motto del progetto.