“Consideriamo questa approvazione una battaglia di civiltà vinta” ha esordito così l'Assessore all'Urbanistica del Comune di Cagliari Paolo Frau.
L'obiettivo è quello di costruire una città che consenta in qualsiasi luogo l'accessibilità a tutti e grazie al dimezzamento dei tempi di richiesta e approvazione sarà più semplice  dotare tutti gli edifici di un ascensore rimuovendo, così, gli ostacoli e i problemi legati alle barriere architettoniche in vista di un aumento dell'età media della popolazione.

“Siamo convinti -ha proseguito Frau- che il miglioramento della qualità della vita sia la somma di tante azioni. Siamo intervenuti su una condizione scandalosa che andava avanti ormai da troppi anni e che vedeva tempi di risposta a esigenze di persone con disabilità  lenti e inaccettabili.”

É stato, quindi, creato un gruppo di lavoro composto da ingegneri e professionisti e sono state trovate tutte le possibilità per rendere i tempi di attuazione snelli e rapidi in vista di un risultato più ampio.

La questione delle barriere architettoniche – ha aggiunto l'Assessore all'Urbanistica- è una questione che va affrontata in generale intervenendo sul regolamento edilizio per cui abbiamo introdotto una norma innovativa: incentivare i costruttori a dotare tutti gli edifici di ascensori indipendentemente dal numero dei piani.”

Gli ascensori saranno, inoltre, collocabili nelle aree di distacco e questo prevede un iter più facile  e un dimezzamento dei tempi di installazione.

Presente alla presentazione delle proposte di varianti al PUC e al Regolamento Edilizio anche Andrea Scano, Presidente della Commissione all'Urbanistica del Comune di Cagliari, che ha ricordato l'articolo 3 della Costituzione Italiana sulla rimozione di tutti gli ostacoli e barriere architettoniche e ha sottolineato l'importanza di questo progetto che consente di mettere tutte le persone nelle condizioni di accedere nei luoghi. “Dietro questo progetto -ha affermato Scano - c'è un'idea di città accogliente a misura di tutti preservando, inoltre, la bellezza dei luoghi.”