Gli Spazi dell'Arte non è solo una mostra di arte contemporanea ma è legata al progetto di apertura del vecchio Palazzo di Città nello storico quartiere di Castello, che verrà inserito tra i Musei Civici della città di Cagliari.
La suggestiva cornice del Palazzo di Città, recentemente restaurato, sarà sede dedicata all'arte contemporanea e, a partire dal 21 giugno, di una prima sezione della Collezione d'arte di proprietà dei musei civici di Cagliari.
“É fondamentale reinventare i nostri spazi con forme artistiche – afferma l’assessore alla Cultura Enrica Puggioni - e questo coincide con una restituzione alla città dei propri luoghi e del proprio patrimonio come quello dei Musei Civici”.
Il progetto è fondato sull'idea che i musei civici si pensano e sono in movimento, le mostre, pertanto, non saranno permanenti ma ruoteranno secondo prospettive e forme artistiche precise, “creando così - ribadisce l’assessore Puggioni - una rete di relazioni tra i vari musei che partecipano a un progetto, a un laboratorio, rimarcando la grande importanza di rispettare un preciso modello gestionale”.
“E’necessario esporre continuamente e in maniera ciclica, ricominciando dalle proprie collezioni” ha sottolineato Anna Maria Montaldo, curatrice della mostra.
Quella di proprietà dei Musei Civici è senz'altro una delle collezioni più importanti d'Italia che offre una prospettiva approfondita delle aree di ricerca e dei movimenti artistici presenti nello scenario culturale tra gli anni sessanta e settanta del novecento e che animarono la Galleria Comunale d'arte a partire dal 1975, al tempo sotto la direzione di Ugo Ugo, e ora presenti nell'Antico Palazzo di Città.
Una collezione circoscritta ma secondo una prospettiva approfondita delle aree di ricerca e movimenti artistici degli anni settanta, periodo in cui sono stati numerosi anche gli artisti impegnati a Cagliari.
La mostra si articola in tre sezioni: Arte Pop, Astrazione e pittura analitica, Arte Contemporanea e Arte Povera, inoltre nei primi mesi del 2013 seguiranno: optical art e minimal art .
L'esposizione è progettata, quindi, per aree di ricerca anche se non è sempre facile distinguerne nettamente i confini” aggiunge Annamaria Montaldo.
La mostra presenta “giganti” della pittura e scultura: da Eduardo Arroyo a Mimmo Rotella, da Carlo Battaglia a Gaetano Brundu, sino ad artisti che coniugano il clima culturale e politico degli anni settanta come Giulio Paulini.
Nessun commento