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Racconto d'Inverno di William Shakespeare

23 gennaio 2012, 13:41
Mercoledì 25 gennaio in programmazione fino a domenica 29 gennaio al Teatro Massimo di Cagliari.

“RACCONTO D'INVERNO”
Stagione di Prosa 2011-2012
Mercoledì 25 gennaio al Teatro Massimo di Cagliari

Mercoledì 25 gennaio alle ore 20.45, al Teatro Massimo di Cagliari, andrà in scena “Racconto d'inverno”, di William Shakespeare.

Lo spettacolo, in cartellone per la Stagione di Prosa 2011-2012, promossa dal Ce.D.A.C. Sardegna, nell'ambito del XXXII Circuito Teatrale Regionale Sardo, rimarrà in programmazione al Teatro Massimo fino a domenica 29 gennaio.

La regia è a cura di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani che di “Racconto d'inverno” ne parlano come di un “Otello senza Iago, dove la gelosia è trattata come un fenomeno puro che, né più né meno dell’innamoramento, può essere repentino e immotivato e non ha bisogno di sobillatori”.


Ambientato in luoghi dal sapore esotico con una trama ricca di colpi di scena, tra viaggi avventurosi, tempeste, ritrovamenti insperati, il testo narra le vicende di Leonte, il re di Sicilia, che, posseduto da una gelosia cieca e distruttiva, annienta tutto ciò che gli è più caro: la moglie Ermione, i figli Mamilio e Perdìta e l’amicizia di una vita con Polissene, re di Boemia. 
I registi Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani ne parlano come di un “Otello senza Iago, dove la gelosia è trattata come un fenomeno puro che, né più né meno dell’innamoramento, può essere repentino e immotivato e non ha bisogno di sobillatori”.
Sedici anni dopo, il quarto atto ci introduce in un mondo bucolico, per raccontare l’amore clandestino tra Perdìta (incredibilmente sopravvissuta alla furia del padre)  e Florizel, figlio di Polissene. Da qui in poi è un susseguirsi di situazioni comiche ed espedienti drammaturgici che portano dritti verso un finale sorprendente, dove alle classiche agnizioni e riconoscimenti, si aggiunge un’insperata “resurrezione”.
Come in un “Romeo e Giulietta a lieto fine”, qui sono i figli lo strumento di riconciliazione dei padri e i protagonisti di un percorso di trasformazione “che attraversa le generazioni e il ciclo del tempo”.

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