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La Sardegna incontra l’Algeria, personale di Ghani Ghouar

31 marzo 2011, 18:06
La mostra pittorica inaugura sabato 2 aprile alle ore 18.00 all’Exmà di Cagliari. Aperta fino al 8 maggio

Melting point.
Tra le due sponde del Mediterraneo.

La pittura dell’artista algerino Ghani Ghouar sarà protagonista all’Exmà di Cagliari, dal 2 aprile al 8 maggio, con una mostra di quarantatre olii  realizzati appositamente per il centro d’arte del capoluogo isolano.
L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla cultura del Comune di Cagliari e realizzata in collaborazione con il Consorzio Camù, sarà occasione per conoscere le opere di quello che è considerato uno dei principali artisti algerini.

“La pittura: è tramite quest'universo magico e atemporale, che ho tentato di decifrare il mistero della sua favolosa traversata nella storia. La mia pittura è il mio modo di descrivere il mondo, è la tentazione di sondare il mistero. E' toccare la sensibilità degli altri, in quanto ognuno dentro di sé possiede il proprio concetto di bellezza. La pittura nasce dalle mie emozioni in un dato momento, quando mi lascio andare tra il mio mondo interiore e la realtà esteriore, e mi sento trasportare tra la verità e il sogno; è come una metafora del tempo, la proiezione dell'interiorità al cospetto del mistero indefinibile, attraverso la spontaneità dei gesti che mi guidano.
Io non so che cosa sto dipingendo, né dove sto andando, fino a che non provo un senso di equilibrio psichico e spirituale, lasciandomi guidare dall'aleatorietà del momento.
La gioia della pittura è veramente un mondo a parte.
La creazione è un piacere” (Ghani Ghouar).


BIOgrafia
Pittore algerino, nato il 27 agosto1967 a Guelma, ha studiato all'Accademia di Belle Arti nel suo paese natale, ed è stato insegnante d'arte presso il liceo “Abdelhak Ben Hamouda” a Guelma dal 1991 fino al 2006. Dopo numerose mostre in Europa, dal 2006 si è installato in Francia, nella regione dell'Ardèche. Ottiene riconoscimenti come artista semi-figurativo e astratto. Infatti, dopo un lungo periodo figurativo, in cui il corpo umano era il soggetto principale, la sua pittura è approdata all'astrazione da una decina d'anni ormai. Nella sua pittura astratta egli dialoga con sé stesso: essa rappresenta il suo sentiero creativo, il suo modo di avere e di ricevere le cose. La pittura è per lui una sorgente di luce e d'amore. Si esprime spesso con colori caldi, che rappresentano il calore del suo Paese d'origine,che lascia la sua impronta nel suo inconscio, con colori brillanti da cui si sprigiona la luce e la purezza di una preoccupazione spirituale, che il linguaggio verbale non è in grado di esprimere.
Attualmente lavora come arte-terapeuta all'Hopital di Rocher, nella regione dell'Ardèche, in Francia.


I possessori della Karalis Card, avranno accesso gratuito alla mostra.

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