Eventi

Dissipatio H.G. di Guido Morselli

30 aprile 2010, 13:07
4/8 maggio 2010 Minimax – Ridotto del Teatro Massimo.

Nuova produzione del Teatro Stabile della Sardegna
DISSIPATIO H.G.
di Guido Morselli
adattato e interpretato da Guido De Monticelli
scena di Barbara Petrecca
musiche dal vivo di Carlo Galante per violino, violoncello e clarinetto basso

4/8 maggio 2010
Minimax – Ridotto del Teatro Massimo
via De Magistris - Cagliari

Dopo il debutto al Teatro Franco Parenti di Milano, Dissipatio H.G. di Guido Morselli, adattato e interpretato da Guido De Monticelli, va in scena al Minimax, il ridotto del Teatro Massimo di Cagliari, da martedì 4 maggio alle ore 21. L'ultima replica, fissata per sabato 8 maggio sempre alle ore 21, inaugura la tredicesima edizione della rassegna Forma e Poesia nel Jazz organizzata da Shannara e ospite del Teatro Massimo. Per l'occasione, le musiche in scena di Carlo Galante saranno eseguite un ensemble di musicisti isolani: Attilio Motzo al violino, Giada Vettori al violoncello e Simone Floris al clarinetto basso.

LO SPETTACOLO. Un uomo decide di scomparire dal mondo nella stessa notte in cui, inspiegabilmente, tutta l’umanità scompare dalla terra. Un monologo irridente, con sprazzi di furioso umorismo ma anche di tenerezza che Guido De Monticelli ha tratto dal romanzo, scritto nel ’73, da Guido Morselli prima di suicidarsi. Uno dei nostri più grandi scrittori diventato, con la sua scomparsa, il “caso Morselli”.

Sono passati esattamente trentacinque anni da quando Guido Morselli, nel luglio del 1973, pose fine alla sua vita dopo aver concluso il suo ultimo romanzo, “Dissipatio H. G”. Da quel momento esplose il “caso Morselli”. La società intellettuale e letteraria dell’epoca ebbe un sussulto, come la scossa di un rimorso: a questo grande scrittore, che aveva al suo attivo una cospicua e rilevante produzione letteraria, non era stato dato di veder pubblicato in vita uno solo dei suoi romanzi. Fu poi Adelphi a pubblicare tutti i suoi libri, tra cui “Roma senza papa”, “Contro passato-prossimo”, “Il comunista”, “Un dramma borghese” e, appunto, “Dissipatio H.G.”.

Ad apertura di libro è già tutto avvenuto. L’“inspiegabile” si è compiuto nella notte tra il 1º e il 2 giugno. L’umanità è svanita nel nulla, si è “dissipata” senza lasciare traccia. Ora, a due settimane dall’”evento”, il protagonista di “Dissipatio H. G.” (H. G. sta per Humani Generis), unico sopravvissuto a questa moderna apocalisse, ripercorre i fatti accaduti nell’arco di quei quindici giorni.
Chiuso nel suo piccolo borgo di montagna, in cui da tempo si è rifugiato, respingendo l’odiata città d’oro sede della Borsa e dei mercanti (nella quale è adombrata Zurigo), il solipsista feroce e ipocondriaco si ritrova a girovagare in un mondo deserto, abbandonato da tutti i suoi abitanti. Ma tutto è rimasto intatto nelle case e nelle strade. Gli uomini sono svaniti senza portarsi via niente.

L’“inspiegabile” sembra essersi compiuto in coincidenza con un altro evento, di natura strettamente privata. Quella notte fra il 1º e il 2 giugno, infatti, alla vigilia del suo quarantesimo compleanno, il protagonista di “Dissipatio H. G.” aveva deciso di scomparire dal mondo. Il piano era stato puntigliosamente preparato: gettarsi in fondo a un lago, nascosto nel cuore di una montagna ad alta quota. Così il suicidio sarebbe apparso al mondo come una misteriosa sparizione, un “dissolvimento nel nulla”. Ma, giunto al momento cruciale, il corpo dell’aspirante suicida, preso da un attimo di sublime benessere, si rifiuta all’ultimo passo.

Proprio in quel breve intervallo di assenza dal mondo, il mondo è scomparso: il mondo degli uomini, s’intende, ché tutto il resto, a cominciare dalla natura, che sembra man mano rinvigorirsi, ma anche i beni terreni, le cose lasciate da “loro”, i cibi, le opere, ora a disposizione di uno solo, sono restate. Così, paradossalmente, l’umanità è ora rappresentata da quell’unico essere che era in procinto di abbandonarla, il solipsista-eremita il cui gioco preferito era stato, fin da ragazzo, quello di «figurarsi come l’unica creatura pensante in una creazione tutta deserta».

Ha inizio un’ansiosa, a tratti umoristica ricerca degli scomparsi, che si fa presto desiderio di voce umana, e in cui riaffiorano spezzoni di ricordi, brani di vita vissuta, evocazioni e colloqui, che danno ai “dissipati” una finora sconosciuta intensità di vita.

Monologo fluviale, disperato, irridente, con sprazzi di furioso umorismo, ma anche di tenerezza, e come toccato, sul finale, dal segno di un’ascesi, “Dissipatio H. G.” conclude anche l’esistenza dell’autore, suggellando così, nella realtà, ciò che egli era andato fantasticando nel libro.

Biglietti: 10 euro
Riduzione: 7 euro

Orario Spettacoli: 4-8 maggio ore 21

Biglietteria
biglietteria@teatrostabiledellasardegna.it
tel. 070.6778129
dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20
nei giorni di spettacolo dalle 17 alle 21

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