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Rassegna Travessias: fine settimana con la musica

27 novembre 2009, 09:52
Vanvera al Teatro riverrun in via Giardini a Cagliari, sabato 28 alle 21 e domenica alle 19..

Primo appuntamento della rassegna Travessias con la musica, in collaborazione con l’Associazione Kuntra di Fabio Carta, presso il teatro riverrun in via Giardini a Cagliari. VANVERA (aka Mauro Vacca) sabato 28 alle ore 21 terrà il concerto solo voce e chitarra THE DORK SIDE OF THE MOAN (suo repertorio) e domenica 29 alle ore 19,00 altro concerto con un tributo agli SMITHS VANVERA MEETS MR.SHANKLY.

Il rock'n'roll primordiale e tribale, raccolti momenti semiacustici, intermezzi strumentali sul filo dell'ironia e blues del più nero, ma soprattutto canzoni destinate a lasciare il segno. Tutto questo è quello che la voce e la chitarra di Vanvera, al secolo Mauro Vacca, sapranno trasmettere nelle due serate in cui il crooner ripercorrerà il suo repertorio e quello di giganti del rock. I testi di Vanvera, in inglese, attingono al lessico e all'immaginario delle anime tormentate, ricorrono diavoli, spari, cuore di pietra, tempeste, e la musica, scandita da ritmiche sempre in primo piano, è costruita su basi blues più o meno stemperate con il cantautorato. Quello che Vanvera proporrà nella prima serata (“The dork side of the Moan”) è il suo repertorio, che attinge dal disco d’esordio "A wish upon a scar", ricco di ballate al tempo stesso aspre e dolci, con il blues che sempre lo caratterizza. La seconda serata (“Vanvera meets Mr. Shankly”) è invece un tributo agli storici Smiths di Morrissey e Johnny Marr. Attraversando i loro brani più conosciuti racconterà un pezzo di storia del rock con la sua voce calda e scura.

VANVERA dice di lui: "Sono nato e ho sempre vissuto a Villacidro, a 50 km da Cagliari. La Sardegna è assolutamente noir. E pure blues. Capossela l'ha ben capito. Le meraviglie che ci circondano sono tante, basta solo andare oltre l'abbaglio estivo delle spiagge dei vacanzieri. La Sardegna NON è la Costa Smeralda. La Sardegna ha mille volti. Ti impaurisce, ti sfida, ti accoglie, ti protegge. Ha genti diverse tutte da scoprire. Non ti fanno paura i canti a tenore? Se la nostra musica rispecchiasse l'immagine da cartolina che molti hanno di noi, dovremmo armarci di ukulele e virare sull'hawaiano! I Tenores sono i veri dark. Il lato oscuro dei miei brani viene da quella cultura della melanconia che forse è il vero ponte tra sarditudine e spleen mancuniano!".

VANVERA dice del suo primo disco “A wish upon a scar”:

"Tutti si aspettavano un disco più cantautorale, però qui c'è il mio modo di intendere i pezzi, ricerca sulla forma canzone senza però scrivere le solite canzoni. È un disco che lascia sempre qualcosa di sospeso, da assimilare". Grande attenzione poi viene data ai testi, in inglese: "c'è l'amore in tutte le sue manifestazioni, ma non solo. Emma ad esempio è una murder ballads, invece molte liriche partono da giochi di parole e quindi il significato passa in secondo piano. Nella parola a volte cerco più il suono e il ritmo"

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