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Concerto d'arpa celtica di Chiara Vittone

28 aprile 2016, 08:20
venerdì 29 aprile alle ore 19.30 presso la Chiesa di Sant'Agostino di Cagliari. Ingresso libero

Un intrigante itinerario sonoro sulle note dell'arpa celtica di Chiara Vittone – protagonista (venerdì 29 aprile) alle 19.30 nella Chiesa di Sant'Agostino a Cagliari per un nuovo appuntamento con la Stagione Concertistica 2016 degli Amici della Musica di Cagliari.
Il recital è dedicato alla musica irlandese, inglese e bretone, con incursioni in Centro e Sud America: brani della tradizione celtica come “Sally Garden” e “Women of Ireland”, “Scarborough Fair” e il celeberrimo  “Greensleeves” lasceranno il posto ai ritmi danzanti di uno Zamba e una Milonga, una Galopa, un Cumbia e una Habanera.
ingresso libero

Viaggio intorno al mondo sul filo delle melodie con il recital dell'arpista Chiara Vittone – in programma DOMANI (venerdì 29 aprile) alle 19.30 nella Chiesa di Sant'Agostino a Cagliari sotto le insegne degli Amici della Musica di Cagliari per la Stagione Concertistica 2016. L'arpa celtica, strumento caratteristico del folklore delle genti gaeliche, sarà il fulcro di una performance raffinata e virtuosistica, tra antiche ballads e canzoni popolari con un excursus alla scoperta delle metriche dei balli dell'America Latina.
L'artista proporrà un'antologia di brani tradizionali irlandesi, inglesi, olandesi e bretoni, accanto a danze popolari dell'Argentina e del Paraguay, di Cuba e della Colombia: da celebri ballate come “Scarborough Fair” (reinterpretata da vari artisti  in chiave folk e rock, oltre alla fortunata versione di Simon & Garfunkel) e “Greensleeves” (di autore anonimo del XVI  secolo, attribuita perfino ad Enrico VIII d'Inghilterra, che l'avrebbe scritta per Anna Bolena, e citata da Shakespeare, in forma di parodia satirica,  ne “Le allegre comari di Windsor”) all'inconfondibile ritmo di una Habanera.
Focus sulla musica celtica – da “Women of Ireland” (Mná na hÉireann), quasi un inno dei ribelli irlandesi, ispirato al poema di  Peadar Ó Doirnín tradotto in musica, in forma di canzone da Seán Ó Riada alla fine degli Anni Sessanta, alla settecentesca “Believe me if all those endearing young charme” di Thomas Moore, alla struggente e dolcissima  “Down by the Salley Gardens”,  tratta da una poesia di William Butler Yeats.
Note d'Irlanda anche con “Danny Boy”,  la popolare ballata scritta dall'avvocato Frederick Weatherly nel 1910, sulla melodia di Londonderry Air (o Derry Air), un anthem (antica composizione vocale) dell'Irlanda del Nord, e “Sidh beag agus sidh mor”, oltre alle metriche danzanti di Giga e Reel. L'An-Dro – antico ballo bretone e l'olandese Drieklank Wals lasceranno il posto alle danze sudamericane, come la Zamba e la Milonga d'Argentina, la Galopa del Paraguay e e la Cumbia colombiana, e infine da Cuba la sensuale musica di una Habanera.

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