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Marie-Louise de L'Eolienne circo coreografico tra realtà e sogno al Teatro Massimo di Cagliari

5 novembre 2015, 10:04
Tra la cornice e il quadro, da mercoledì 11 a domenica 15 novembre 2015. Dipinti di Hieronymus Bosch, Edward Hopper, Joan Miró ed Egon Schiele diventano “metafora della vita”, un'opera poetica e fantastica, densa di suggestioni, ideata e diretta dalla coreografa Florence Caillon.

La magia del nouveau cirque e il fascino dei capolavori dei maestri della pittura si fonde in “Marie-Louise” della compagnia francese L'Eolienne, incantevole e originale spettacolo ideato e diretto dall'eclettica coreografa e musicista Florence Caillon, che inaugurerà mercoledì 11 novembre alle 20.30 la Stagione 2015-16 de La Grande Prosa al Teatro Massimo di Cagliari organizzata dal CeDAC.

Un viaggio nella storia dell'arte, attraverso le opere di grandi artisti – da Hieronymus Bosch a Edward Hopper, da Vasilij Kandinskij a Joan Miró e Egon Schiele – che hanno influenzato l'immaginario con la loro poetica visionaria, impreziosite dalle aeree danze e le figure acrobatiche interpretate da Laura Colin, Arnaud Jamin, Victoria Belen Martinez, Farid Ayelem Rahmouni, Marion Soyer e Guillaume Varin sulla colonna sonora creata da Xavier Demerliac e dalla stessa Florence Caillon.

Il fantastico “cirque chorégraphié” ispirato alle suggestioni di celeberrimi dipinti sarà  in cartellone da mercoledì 11 a domenica 15 novembre 2015 al Teatro Massimo di Cagliari (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30 – turni A, B, C e D; la domenica alle 19 – turno E e giovedì 12 novembre doppio spettacolo, con la replica pomeridiana alle 16.30 – turno P).

“Oltre la Scena” alla MEM/ Mediateca del Mediterraneo di Cagliari: venerdì 13 novembre alle 17.30  la compagnia incontrerà il pubblico, per una riflessione sui nuovi linguaggi, generi e stili in cui si intrecciano la danza e il teatro, la musica e le arti circensi fino ad “abitare” e animare – come nel caso di “Marie-Louise” - gli scenari inventati dai grandi pittori tra Cinquecento e Novecento.

“Marie-Louise”  - il cui titolo rimanda al nome francese del margine tra la cornice e il quadro – regala la possibilità di avventurarsi oltre il confine della materia, in una dimensione sospesa tra vita e sogno, e quindi di ripensare e confrontarsi con le iconografie dei più importanti maestri, di ripercorrere paesaggi allegorici e enigmatici, giochi di forme e colori, tra la perfezione minuziosa del figurativo e la libertà dell'astrazione, addentrandosi nei territori del Surrealismo e nelle solitudini del Realismo Americano.
I segreti della pittura – arte capace di trasfigurare il reale, e insieme di restituirlo nella sua complessità, tra le infinite sfumature e contraddizioni, di riflettere il mondo, rifacendolo più vero del vero, e di svelarne gli aspetti più reconditi, di metterne in luce la mostruosità e la bellezza – vengono raccontati con grazia e leggerezza, in una felice alchimia di tecniche espressive, in una sapiente interazione e contaminazione per sedurre ed emozionare un pubblico di ogni età.
Se il gioco di rimandi alle opere dei grandi artisti del passato – dal fiammingo Hieronymus Bosch con la sua cifra personalissima, le sue figure grottesche e bizzarre, incarnazioni dei vizi più che delle virtù, e proiezione del lato oscuro e dell'irrazionalità, alle intuizioni avanguardistiche e le sperimentazioni cromatiche del russo Vasilij Kandinskij, dall'introspezione e l'esposizione dei corpi dell'espressionista Schiele ai racconti di vita americana di Hopper – non mancherà di attrarre e divertire un pubblico adulto, “Marie-Louise” si presta ad una fruizione anche più ingenua, infantile e ludica.
Il potere dei capolavori della storia dell'arte sta anche nella loro capacità di dialogare con il singolo spettatore, di trasmettere sensazioni, suscitare riflessioni, evocare ricordi attraverso le immagini superando la distanza dei secoli e le differenze culturali, sociali e perfino ideologiche: dinanzi a un quadro è sempre possibile abbandonarsi al semplice piacere della visione, alla pura estetica, come soffermarsi sui più piccoli particolari, studiare la pennellata, il gesto del pittore, l'armonia dei colori, la geometria e l'equilibrio e perfino immaginarsi oltre la superficie dipinta. Il “cirque chorégraphié” de L'Eolienne – sfidando la legge di gravità – propone quasi un'esperienza sinestesica, un divertissement raffinato per amanti delle belle arti e un delizioso gioco a misura di bambini, offrendo nuovi e inediti punti di vista, e possibili interpretazioni di dipinti emblematici, permettendo al pubblico di specchiarsi in un universo onirico, di immergersi in un'intrigante fantasmagoria.
«In un’epoca in cui la frenesia è un modo di vivere, l'atto di contemplare mi sembra più che mai necessario» sostiene Florence Caillon «ho immaginato Marie-Louise come un dipinto del mondo: con frammenti di immagini, primi piani, gesti, qualche risata... Ritrarre un mondo mai esplorato abitato da gente bizzarra. Con luci brillanti e in controluce. Ritrarre gli esseri umani, le loro indecisioni, i loro fallimenti, le loro speranze, i loro dubbi, le loro ostinazioni... ».

 

CeDAC
La Grande Prosa al Teatro Massimo
CAGLIARI/ Stagione 2015-16

L'Eolienne
Marie-Louise
circo coreografico
ideazione e coreografia Florence Caillon

Teatro Massimo di Cagliari
11>15 novembre 2015

mercoledì 11 novembre – ore 20.30: turno A
giovedì 12 novembre – ore 16.30: turno P
giovedì 12 novembre – ore 20.30: turno B
venerdì 13 novembre – ore 20.30: turno C
sabato 14 novembre – ore 20.30: turno D
domenica 15  novembre – ore 19.00: turno E

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