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Cagliari 2015. Con Cagliari Performing Art il Parco di Molentargius diventa un grande palcoscenico

30 settembre 2015, 14:50
Nella Città del Sale itinerari storici e visite guidate a cura del Circolo Legambiente; filmati storici e mostre fotografiche sulle Saline; Feste popolari e nuove idee di “vivere il Parco”; e un concorso fotografico.

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C’è una storia “scritta col sale” intorno a Cagliari.
La prima edizione del “Cagliari Performing Art Festival” comincia a riscriverla.
La storia del sito è legata alle Saline, fonte di ricchezza fin dall’epoca fenicia e poi romana, che hanno plasmato il paesaggio dell’area orientale della città.
Dalla nascita del Parco i cittadini hanno cominciato a riappropriarsi dell’area a piedi, in bicicletta, canoa, attraverso visite guidate, battelli e bus elettrici, per una fruizione di tipo sportivo e naturalistico.

Il Festival si propone di reinterpretare i luoghi del Parco ripensandoli uniti a una città che cresce “per forme” diverse, anche attraverso l'arte e la bellezza, mediante l’interdisciplinarietà delle performance e delle altre proposte culturali, favorendo la conoscenza e le relazioni tra gli artisti, il territorio e la comunità, e costruendo quindi un progetto corale d'interesse comune.

Il Teatro delle Saline, l’Edificio dei Sali scelti, l’area del Rollone, Perda Bianca  - Area Verde 1 (Parco delle Emozioni - Molentargius), saranno alcuni degli spazi del festival, che si svolgerà nel periodo dal 2 all’11 ottobre 2015 con le seguenti azioni:

  • Laboratori (in orari da definire) tenuti da artisti specializzati: Laboratorio artistico/scientifico per le scuole (sull’uso del sale cristallizzato) – presso il Centro di Educazione Ambientale Sostenibilità, Laboratorio di teatro urbano (uso dei trampoli e giocoleria)…etc;
  • Performances di teatro/musica/ danza/arti visive (nelle ore pomeridiane);
  • Iniziative d’arte popolare tese a promuovere una maggiore frequentazione del Parco.

L’idea che sta alla base dell’iniziativa è quella di reinterpretare i luoghi del Parco Regionale di Molentargius, proponendoli per la prima volta ai visitatori, come grande palcoscenico di iniziative culturali, attraverso un programma di performances, sperimentazioni artistiche, spettacoli teatrali, mostre, proiezioni, momenti musicali, laboratori e occasioni di riflessione, anche tramite residenze artistiche.
I molteplici linguaggi del contemporaneo utilizzati da artisti specializzati in diverse discipline, che saranno quindi chiamate a reinterpretare i luoghi del Parco, disegnando nuove geografie basate sulle relazioni tra arte, territorio e comunità.

La “Performing Art” è per sua stessa vocazione una disciplina contemporanea basata sulla contaminazione dei diversi linguaggi artistici quali pittura, scultura, architettura, letteratura, poesia, musica, danza, recitazione, e al contempo basata sull’interazione fra gli artisti e gli spazi urbani, anche attraverso una reinvenzione e reinterpretazione degli spazi stessi.

La visione individuale dei singoli artisti convergerà, così, in un progetto corale d’interesse comune. Lo sguardo dell’artista diventa quindi strumento per intravedere nuove prospettive, ridefinire l’identità dei luoghi, riscrivere la memoria in chiave contemporanea di riti e miti tradizionali e odierni. 

L’idea progettuale è quella di immergere questa visione multidisciplinare e contemporanea in un sito caratterizzato da unicità ambientale e peculiarità storiche ben definite e profondamente legate anche alla storia più antica della città. 

L’innovazione e la creatività stanno sia nell’utilizzo delle tecnologie più avanzate che permettono una maggiore compenetrazione di tutti i linguaggi dell’arte performativa, ma anche nel ruolo che avrà il pubblico, non più soggetto passivo, ma anche “perimetro” degli spazi e spesso chiamato anche attraverso laboratori precedenti a partecipare direttamente ad installazioni e performance.
A ciò si aggiunge che le performance saranno realizzate in modo totalmente rispettoso dell’ambiente con una particolare attenzione all’eco-sostenibilità.

Altro momento importante, saranno gli Incontri sulle esperienze di recupero economico e culturale delle saline storiche, con rappresentanti delle più importanti Saline italiane: Margherita di Savoia, Cervia e Trapani con interventi di docenti universitari e i rappresentanti degli enti locali sardi, per intravedere concrete prospettive per lo sviluppo e la valorizzazione del Molentargius.

Il tutto sarà arricchito da: Itinerari storici e visite guidate a cura del Circolo Legambiente; filmati storici e mostre fotografiche sulle Saline; Feste popolari tese a creare nuove idee di “vivere il Parco”; un concorso fotografico  sul festival e sul parco con premiazione finale.

A pagina due il programma.

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