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Il Comune di Cagliari e WeWorld insieme contro l’abbandono scolastico

Autore: Enrico Marongiu,
29 settembre 2015, 14:18
Via al progetto per recuperare 600 ragazzi a rischio.

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Si è tenuta stamattina (martedì 29 settembre 2015) nel Palazzo Civico di Via Roma a Cagliari, la conferenza stampa per la presentazione del nuovo Progetto sardo di WeWorld per ampliare la rete di sostegno e recupero di quei minori che abbandonano anzitempo i banchi di scuola. A Cagliari i destinatari del programma sono i ragazzi di età compresa nella fascia d’età fra i 10 e i 15 anni del quartiere di Sant'Elia.

Il Progetto, della durata di due anni anni, si fonda sulla collaborazione integrata dei Comuni di Cagliari, Guspini, Isili e Serri con la Cooperativa La Clessidra e la Fondazione Somaschi che, attraverso una serie di programmi di sostegno e attività di sensibilizzazione intendono anche migliorare la qualità dell'istruzione dei ragazzi. “Istruzione - ha detto il sindaco Massimo Zedda all'incontro – è economia. Istruzione è sviluppo. Istruzione è emancipazione. Istruzione è salute”. All'istruzione sono legate, in maniera indissolubile e direttamente proporzionale, le opportunità professionali e per il Primo cittadino, combattere contro la dispersione scolastica è quindi una priorità che va affrontata con il “Coinvolgimento di tutti”.

Il cuore del Progetto è quindi la sinergia fra famiglia, territorio e istituzioni. È soltanto attraverso l'integrazione fra questi tre punti cardini della società che si possono impostare efficaci piani di sostegno all’apprendimento e al riconoscimento delle inclinazioni naturali, attività di orientamento alla scelta, educazione socio-affettiva ed educazione alla legalità.

L'iniziativa è stata accolta con entusiasmo anche dall'assessore alle Politiche Sociali e della Salute Luigi Minerba. Non soltanto perché “Lavora per il futuro del territorio”, ma anche perché “Si inserisce in un percorso che l'Amministrazione aveva già elaborato nell'ambito dei Centri di quartiere che hanno un doppio obiettivo: prevenire la dispersione scolastica e promuovere lo sviluppo della comunità”. Ed è proprio con questo spirito che il Comune ha già predisposto una deliberazione consolidare il partenariato con tutti i soggetti che saranno impegnati nel Progetto che “Arricchisce ancor di più le attività e gli investimenti che il Comune sta realizzando nel quartiere di Sant'Elia […], e che coinvolgono anche tra gli altri anche medici e Asl”.

La dispersione scolastica in Italia ha assunto dimensioni allarmanti. Con il 17% di ragazzi che abbandonano gli studi, l’Italia è in fondo alla classifica europea la cui media è pari al 11,9%, e continua a scontare un gap con gli altri Paesi, come ad esempio la Germania dove la quota è sensibilmente più bassa (9,9%), o la Francia (9,7%) e il Regno Unito (12,4%). Un divario che aumenta se guardiamo al Sud ed alle Isole, dove vi sono Regioni ben lontane dalla media europea (Sardegna 25,5% – in aumento, Sicilia 24,8%, Campania 21,8%, Puglia 17,7% – in aumento). Il problema è nazionale: tra le Regioni in cui i ragazzi completano gli studi troviamo il Molise (solo il 10% di abbandoni), tra quelle invece in cui il successo formativo rischia di divenire un miraggio il triste primato spetta alla Valle d’Aosta (21,5%). La crisi economica rischia di compromettere i passi in avanti fatti dal 2000, quando gli early school leavers (coloro che abbandonano precocemente la scuola, secondo la definizione in uso in Europa per la dispersione scolastica) risultavano il 25,3%. L’Italia è tuttora lontana dagli obiettivi della strategia di Europa 2020 nel campo dell’istruzione che prevede una riduzione del tasso di abbandono scolastico al di sotto del 10%. In Sardegna la dispersione vale circa 30%, con maggiori dati negativi proprio nelle zone che verranno coinvolte dal progetto. Per contrastare tale tendenza, WeWorld ha deciso di ampliare il programma Frequenza200, il network che lavora con gli insegnanti, i bambini e le loro famiglie con l’obiettivo di riportare a scuola complessivamente 6000 ragazzi entro il 2016 valorizzando la relazione tra scuola e territorio.

Le principali azioni previste in Progetto consisteranno nell’organizzazione di un servizio doposcuola multiterritoriale, attività di sostegno scolastico, laboratori artistici e ricreativi, attività rivolte alle mamme, sportelli di ascolto psicopedagogico, laboratori motivazionali e socio-affettivi, attività di “peer education” rivolte agli insegnanti e alle comunità coinvolte.

Sono intervenuti all'incontro di Palazzo Bacaredda anche il presidente di WeWorld Marco Chiesara, Dimitri Pibiri presidente Cooperativa La Clessidra,Carlo Alberto Caiani direttore Generale Fondazione Somaschi e i rappresentanti dei Comuni di Guspini, Isili e Serri. Presenti anche gli operatori degli enti che promuoveranno l’iniziativa con tirocinanti e volontari, il cui impegno verrà valorizzato, grazie ad una formazione psicopedagogica di tipo metodologico-relazionale in affiancamento all’equipe multidisciplinare. Si intende in questo modo favorire il protagonismo giovanile del territorio in modo che non rimanga confinato "all'interno delle sole mura scolastiche".

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