Serata ricca di proposte giovedì 16 a Cagliari per la stagione autunnale di Spaziomusica. Si comincia alle 21 (e con ingresso gratuito), all'Auditorium Comunale di piazzetta Dettori (quartiere Marina), con la visione dei primi due cortometraggi di "Luoghi abbandonati": un progetto realizzato dalla classe di Musica Elettronica del Conservatorio di Musica di Cagliari che propone cinque documentari girati in altrettanti siti desueti della Sardegna e sonorizzati ad hoc dagli studenti. Aprono la serie (che si completerà nelle prossime due serate) "In-trasformation" di Diego Soddu e "Untiled" di Emanuele Bardi.
Il rapporto tra suoni e immagini caratterizza anche un'altra sezione della rassegna che debutta giovedì 16: per tre serate, sotto l'insegna di "Suoni sullo schermo" verranno infatti proposte le sonorizzazioni, in questo caso dal vivo, di materiali filmati già esistenti. La prima vede in azione il musicista cagliaritano Marco Ferrazza, impegnato a rimusicare "Una tranquilla settimana in casa" ("Tichý týden v dome"), un cortometraggio del 1969 di Jan Švankmajer, regista e sceneggiatore ceco, noto soprattutto per i suoi lavori di animazione.
Altre sonorità e atmosfere nel terzo atto della serata: "Nuances" è infatti una performance per quartetto e live electronics basata sull'improvvisazione all'interno di strutture modulari che si susseguono e si intersecano in modo aleatorio. Protagonisti di questo progetto di coproduzione con l'associazione Heuristic (Sardegna) e Gong (Francia), i musicisti sardi Stefano Casta, Enrico Sesselego (chitarra), Gianfranco Fedele (strumento a corde) e Roberto Migoni (percussioni), con il sassofonista francese Matthieu Prual, già apprezzato "en solitaire" nel concerto inaugurale della rassegna (martedì 14). Ogni musicista, dotato di cronometro e una lista di istruzioni, interagisce con gli altri, fornendo il materiale sonoro per il live eletronics e elaborando a sua volta quello altrui.
Chiude l'appuntamento di giovedì 16 il Solo di Luciano Maggiore, musicista palermitano (ma vive e lavora a Bologna) attivo nel campo della musica elettroacustica, che negli ultimi anni ha sviluppato un forte interesse nei confronti dei meccanismi di diffusione del suono, utilizzando speaker e vari supporti analogici e digitali (walkman, lettori cd, registratori a bobina). Le sue performance sono caratterizzate da un forte impatto in termini di volume e di quantità di informazioni che si intessono tra speakers, orecchio e architettura. Il Solo di Luciano Maggiore è proposto in collaborazione con Venticinquegradi, un luogo aperto alla sperimentazione delle arti visive, performative e sonore, ospitato nei pressi delle vecchie saline di Cagliari, in un locale industriale inserito nell'ecosistema del Parco Naturale del Molentargius, una delle aree umide tra le più estese d'Europa.
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