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Maria Lai: Ricucire il mondo. Parte la mostra diffusa tra Cagliari, Nuoro e Ulassai

Autore: Paola Cireddu,
10 luglio 2014, 15:28
Dedicato ad una delle artiste più importanti della storia dell'arte italiana contemporanea, si inaugura il progetto espositivo al Palazzo di Città

Disegni a matita, dipinti, tessuti, libri cuciti, paesaggi, terrecotte, telai, bigliettini, presepi. In tre parole: "Ricucire il mondo". La prima grande retrospettiva che racconta il percorso artistico e non solo di Maria Lai, una delle figure femminili più importanti e affascinanti della storia dell'arte italiana della seconda metà del Novecento, si concretizza finalmente nel progetto espositivo dei Musei Civici di Cagliari e del Museo Man di Nuoro. La mostra, che sarà inaugurata a Cagliari stasera nel Palazzo di Città alle 19,00, è stata presentata stamane nella sede della Fondazione Banco di Sardegna, partner fondamentale del progetto grazie al suo contributo, dal rappresentante della Fondazione Franco Carta, dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda, dal presidente della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, e dal sindaco di Ulassai, Franco Cugusi. Interventi anche dei direttori dei musei coinvolti Anna Maria Montaldo (Cagliari) e Lorenzo Giusti (Nuoro), e di coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto: Barbara Casavecchia, Cristiana Giglio e Antonio Marras.
Il percorso espositivo dedicato alla grande artista originaria di Ulassai, si articola in senso cronologico e tematico ed è strutturato in tre diverse sedi: il Palazzo di Città di Cagliari, il Museo Man di Nuoro, e il paese di Ulassai.
Tre luoghi, diversi e lontani, ma legati dal filo rosso di Maria Lai, che insieme tracciano un percorso culturale di grande ricchezza e che ricostruisce attraverso la raccolta di tutti i suoi lavori, grazie al contributo dei familiari e di tutti coloro che hanno messo a disposizione dei musei le proprie collezioni private, il suo ruolo di artista attiva nella propria comunità, e ancora oggi nella sua terra: la Sardegna.

Dal 10 luglio al 2 novembre 2014 il Palazzo di Città di Cagliari ospiterà la prima parte del progetto (inaugurazione ore 19,00), curato da Anna Maria Montaldo, direttrice dei Musei Civici. Nel capoluogo sardo il percorso avrà come protagonista la Maria Lai dagli anni Quaranta alla metà degli anni Ottanta. Disegni, realizzati a penna o a matita, con i primi ritratti dedicati ai familiari, alle tempere dedicate al lavoro al femminile, alla ricca produzione ispirata alla tessitura (lavagne, libri cuciti, geografie), fino ai Paesaggi, le Terrecotte, i Pani, i Presepi, e i Telai degli anni Settanta, tema centrale nella produzione dell'artista. Ci sarà anche il celebre video della performance collettiva "Legarsi alla montagna", realizzata a Ulassai nel 1981, un lavoro chiave nello sviluppo dei linguaggi. Elemento quest'ultimo considerato come elemento unificante delle tre sedi del progetto.

A Nuoro, il Museo Man ospiterà dall'11 luglio al 12 ottobre 2014 la seconda parte della mostra curata dal direttore Lorenzo Giusti e Barbara Casavecchia: inaugurazione l'11 luglio alle 19,00. Qui si potrà vedere tutta la parte delle opere di Maria Lai successiva ai primi anni Ottanta. Un periodo fervido di ricerca in ambito performativo, teatrale, relazionale e pubblico; tra le suo opere, i materiali documentari, foto e video, saranno presentati anche alcuni dei suoi principali interventi ambientali, come "La disfatti dei varani" e "Essere è Tessere", e ancora interviste e filmati di archivio.

A Ulassai, la terza sede del progetto, che sarà inaugurato il 12 luglio alle 11,30 e si potrà vedere fino al 2 novembre 2014. "Una stazione per l'arte" è il titolo che vide già qualche anno fa, nel 2006, nella cittadina di origine di Maria Lai una mostra a lei dedicata. Qui il coordinamento è di Cristiana Giglio, direttore della Stazione dell'Arte. Due gli spazi di visita: l'antica stazione ferroviaria, oggi sede del museo dedicato a Maria Lai, dove le sale saranno riallestite, come nel progetto originale ideato dalla stessa Lai, con lo spazio dedicato alle carte geografiche, un altro dedicato ai maestri Salvatore Cambosu, Giuseppe Dessì, Arturo Martini, ed un altro con l'installazione Invito a tavola. Anche qui ci saranno gli interventi ambientali realizzati a partire dagli anni Ottanta.

"La poesia, la bellezza, la cura dei particolari nei confronti dell'arte. Questa è la scintilla che vogliamo suscitare nei visitatori per questa grande mostra" - ha spiegato Franco Carta, in rappresentanza del presidente della Fondazione Banco Sardegna.

"Cagliari che fa propri luoghi, i segni, i tratti degli artisti. Il nostro compito è quello di mettersi a disposizione degli altri. Questa mostra vede coinvolti tre territori: Cagliari, Ulassai e Nuoro. Tre luoghi diversi uniti dall'arte, dalla cultura. Cagliari quindi che svolge il proprio ruolo non più arroccata tra le mura del castello, ma valorizza il territorio che sta attorno, i posti, i segni, i tratti, le persone, gli artisti, i paesaggi, e ospita in città il patrimonio immenso che sta negli altri luoghi della Sardegna - ha sottolineato il sindaco Zedda. "La possibilità di ricucire, non solo luoghi, ma anche i rapporti con le persone, riqualificare, restituire spazi inutilizzati. Il filo rosso delle sue opere ci ha aiutato ad avere un filo di Arianna, o di Maria in questo caso, per ricondurci a un percorso di collaborazione con altri territori e poter condividere con altre persone veri e propri messaggi universali per il mondo".

Ancora oggi Maria Lai condivide e disperde generosamente la propria opera, che lega attraverso un sottile filo rosso la comunità, la sua terra, l'arte.

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