Eventi

Scenari di imprenditoria giovanile

Autore: Maura Madeddu,
23 giugno 2008, 13:43
Dibattito al Centro Giovani di Cagliari con l'assessore comunale Daniela Noli.

“Un tavolo tecnico per discutere e confrontarsi sui temi che gravitano attorno all’imprenditoria giovanile”. È questo l’auspicio dell’assessore Daniela Noli per una collaborazione sempre più stretta delle Politiche Giovanili con la Città dell’Impresa e l’associazione TDM 2000.
Il dibattito sul futuro dei giovani imprenditori sardi si è svolto questa mattina nei locali del Centro Giovani di via Dante, per discutere sulla reale vocazione industriale del nostro territorio e per tentare di comprendere quali siano le principali cause di disaffezione dei giovani nei confronti dell’apertura di nuove realtà imprenditoriali.

Alla tavola rotonda erano presenti per il Comune di Cagliari l’Assessore alle Politiche Giovanili Daniela Noli e il consigliere comunale Stefano Schirru; sono poi intervenuti anche la dott.ssa Casula di API Sarda, presidente regionale dei Giovani Imprenditori, il dr. Pinna presidente della Delegazione Servizi di API Sarda e per l’Università di Caglairi il dr. Schirru della Direzione Orientamento e il prof. De Lisa.
La principale risposta a chi si è chiesto quali siano le principali cause di incertezza da parte dei giovani verso l’imprenditoria, è stata quella relativa ai numerosissimi ostacoli di tipo burocratico e finanziario. Infatti, fino a questo momento l’imprenditoria giovanile ha percorso quasi esclusivamente solo due strade: quella del passaggio generazionale della conduzione familiare, o quella, antipatico a dirsi, del trovare un referente nel posto giusto al momento giusto. “Lo spaccato che emerge dalle nostre ricerche – ha detto l’assessore Noli – non è confortante: la realtà clientelare è altamente deleteria in quanto i canali di accesso alle professioni del terzo settore dovrebbero essere aperti a tutti e non rimanere beneficio di pochi. Quello che l’assessorato alle Politiche Giovanili e l’amministrazione si propongono di fare è continuare a lavorare in sinergia per ottenere maggiori risultati positivi per i cittadini ed in particolare per i giovani”.

Ovviamente, come tutti i relatori hanno evidenziato, se da una parte si deve cercare di uscire dalla mentalità comune del lavoro dipendente per scoprire altre strade, dall’altra è bene rimarcare che lo spirito imprenditoriale non è da tutti, e và quindi sviluppato e sostenuto solo in chi veramente lo possiede e lo esprime.

“A questo proposito – ha aggiunto ancora l’assessore Noli – la via dell’associazionismo può rappresentare la soluzione ideale per creare un laboratorio di cultura d’impresa, che serva sia a fornire una preparazione teorica ma soprattutto a mettere la persona promotrice delle iniziative nelle condizioni di poterle realizzare. È necessario entrare nell’ordine delle idee che il terzo settore può creare solide opportunità di lavoro. Purtroppo anche le la maggior parte delle leggi nazionali favorisce sì le imprese già avviate, ma non lo start up delle nuove iniziative. Per questo da parte del nostro assessorato è nata l’idea dello Sportello Terzo Settore, in collaborazione con l’associazione Kaleidos e la Città dell’Impresa. Sono attualmente 110mila i giovani impiegati nel Sud nella gestione di attività imprenditoriali, e speriamo che lavorando in questa direzione il numero possa solamente crescere”.

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