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Viaggio in quattro secoli di musica attraverso sei concerti a Cagliari

27 novembre 2013, 10:12
Cartellone autunnale di Inaudita & Music in Touch, appuntamenti tra mercoledì 27 novembre e il 16 dicembre 2013.
Ensemble Spaziomusica da sinistra: Riccardo Leone, Enrico Di Felice, Roberto Pellegrini
Ensemble Spaziomusica da sinistra: Riccardo Leone, Enrico Di Felice, Roberto Pellegrini

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Da Monteverdi alla sperimentazione audio/video contemporanea: si presenta come un viaggio attraverso quattro secoli di musica il programma di Inaudita & Music in Touch, la rassegna organizzata a Cagliari dall'associazione Spaziomusica Ricerca e Ensemble Spaziomusica con la complicità di Musici & Cantori, il sostegno della Provincia e del Comune, e con la collaborazione del Conservatorio di Musica "G.Pierluigi da Palestrina".

Un viaggio musicale in sei concerti, tra mercoledì 27 novembre e il 16 dicembre, che darà modo di riascoltare capolavori assoluti, dal repertorio sacro di Claudio Monteverdi alla musica da camera di Franz Schubert, alla "Sagra della Primavera" di Igor Stravinsky, senza abbandonare però percorsi di avanguardia e più tecnologici, dove la musica sposa le immagini video e i computer elaborano, filtrano e interagiscono in tempo reale con gli strumenti della tradizione classica.

Innovazione e tradizione viaggiano insieme, dunque, nel cartellone autunnale di Inaudita & Music in Touch, che vede la partecipazione di interpreti già affermati e di giovani e validi strumentisti del Conservatorio "Palestrina". E' il caso del concerto che mercoledì 27 novembre inaugura la serie di appuntamenti della rassegna (tutti con inizio alle 18.30) ospitati dal Conservatorio di piazza Porrino nella Sala Palestrina, uno spazio recentemente allestito, ideale per i concerti da camera: aprono la serata, tutta all'insegna di Franz Schubert, il soprano Paola Spissu, il clarinettista Lorenzo Baldoni e Riccardo Leone al pianoforte, impegnati nell'esecuzione di Der Hirt auf dem Felsen D 965; spazio quindi al Quintetto per pianoforte e archi in La maggiore "La trota" D667, affidato all'interpretazione di Noemi Loi al violino, Maria Beatrice Aramu alla viola, Pierpaolo Pais al violoncello, Stefano Colombelli al contrabbasso e Manuele Pinna al pianoforte.

Lunedì 2 dicembre Inaudita & Music in Touch si sposta, per una solo sera, nella Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria (in via Università), dove l'ensemble vocale Ricercare, diretto da Riccardo Leone, e la Piccola Orchestra del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio "Palestrina" eseguiranno (a partire dalle 18) un programma di brani sacri di Monteverdi.

Altre sonorità e atmosfere, due sere dopo (mercoledì 4 dicembre), al ritorno della rassegna nello spazio della Sala Palestrina del Conservatorio, con il Kintsugi Project di Mario Frezzato (oboe e corno inglese) e Davide Tiso (elettronica). Poi spazio alle opere video/audio selezionate dalla prima edizione del progetto Vidau promosso da Spaziomusica Ricerca.

Tradizione e innovazione, lunedì 9 dicembre, nel concerto dell'Ensemble Spaziomusica di Enrico Di Felice (flauto), Riccardo Leone (pianoforte) e Roberto Pellegrini (percussioni): il programma propone infatti la Sonata in la minore D. 821 "L’Arpeggione" di Franz Schubert e tre brani di Bruno Maderna, il grande compositore di cui ricorre il quarantesimo anniversario della scomparsa: Divertimento in due tempi (1953), Cadenza da Dimensioni III (1963) e Serenata per un satellite (1969).

Marco Lampis, Marcello Cualbu e Michele Casanova sono i protagonisti dell'+M Project che tiene banco giovedì 12 dicembre: un concerto per live electronics e video in cui vengono tessute trame sonore intrecciate con le composizioni e le registrazioni del compositore cagliaritano Marcello Pusceddu.

Ultimo appuntamento con Inaudita & Music in Touch lunedì 16 dicembre: di scena, sempre nella Sala Palestrina del Conservatorio alle 18.30, il duo pianistico formato da Rossella Spinosa e Alessandro Calcagnile, impegnato in un percorso di brani che da Le Sacre du printemps di Igor Stravinskij (a cent'anni dalla prima esecuzione), passando attraverso Quasi un tango di Fabrizio Festa, culmina ne Las Cuatro Estaciones Porteñas di Astor Piazzolla.

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