Eventi

The Dreamcatcher: lo spettacolo arriva a Cagliari per acchiappare i vostri sogni

Autore: Maura Madeddu,
17 giugno 2008, 12:16
La Diavolo Dance Theater venerdì 20 all'Anfiteatro Romano.

Si chiama The Dreamcatcher lo spettacolo - evento che aprirà l’estate cagliaritana dell’Anfiteatro Romano venerdì 20 giugno e replicherà lunedì 23 a Nuoro.

Non balletto classico, non teatro, non danza moderna, non circo acrobatico: piuttosto, un insieme di tutte queste discipline ed altro ancora.
Il talento visionario di Jacques Heim, direttore artistico della Diavolo Dance Theater Company, si presta alla libera interpretazione di un pubblico che ha la possibilità di usare la propria immaginazione e costruire la propria storia sullo spettacolo.

La storia della compagnia (nata a Los Angeles nel 1992) e i retroscena dello spettacolo sono stati descritti alla conferenza di presentazione che si è tenuta questa mattina nell’ex – sala giunta del Municipio, alla presenza del Sindaco di Cagliari Emilio Floris, che ha promesso: “parteciperò da cittadino alla rappresentazione di questo straordinario spettacolo che Cagliari ha la fortuna ed il piacere di ospitare. Il talento della compagnia di Jacques Heim e le sue collaborazioni con Le Cirque du Soleil sono noti ed acclamati a livello mondiale, pertanto possiamo auspicare con sicurezza al massimo successo dello spettacolo”.

Ciò che Jacques Heim e la ballerina Melinda Ritchie hanno tenuto maggiormente a sottolineare, è il fatto che “tutti i membri della compagnia lavorano in assoluta collaborazione, oltre alla fiducia totale che i ballerini devono avere l’uno nell’altro, a causa dell’alto rischio dettato dall’elevato livello acrobatico degli spettacoli”.
L’unica figura di riferimento della compagnia è il direttore artistico (Heim): non c’è il coreografo, pertanto gli spunti di Heim vengono tradotti dagli artisti in movimenti (appartenenti sia al mondo della danza classica, moderna, contemporanea e acrobatica, che alla ginnastica o ancor più semplicemente alla vita di tutti i giorni, come il semplice camminare o correre) assemblati e adattati alle strutture fisiche attorno alle quali ruotano gli spettacoli.

Le rappresentazioni della “Diavolo”, “non hanno una trama definita – ha spiegato ancora Heim - né un filo conduttore, sono espressive della fede e delle emozioni umane, attraverso l’interazione tra il corpo umano e le strutture con cui esso entra quotidianamente in contatto. Perciò sono presi ad ispirazione ogni tipo di relazione umana e di ambiente”.

In particolare The Dreamcatcher è una rappresentazione basata sulla leggenda degli Indiani d’America dell’acchiappasogni, oggetto apotropaico usato dai nativi per allontanare gli spiriti maligni durante il sogno ed accrescere la fiducia in sé stessi. Lo spettacolo è reso altamente suggestivo ed acrobatico grazie ad una grande tela ruotante di acciaio e alluminio posta al centro del palcoscenico, volta appunto a rappresentare un grande acchiappasogni a attorno alla quale i ballerini si muovono.

Ciò che viene portato sul palcoscenico altro non è che l’astrazione della vita umana: la fede, l’amore, la passione, la differenza delle condizioni umane, la sopravvivenza. Il pubblico degli spettacoli come Dreamcatcher è un pubblico attivo che può usare la propria immaginazione per plasmare su ciò che vede la sua propria storia.

Non è stato ancora inserito nessun commento. Vuoi essere il primo?

Inserisci un commento

Devi effettuare il Log-in o Registrarti per poter commentare