In Sardegna sono circa 77 mila i casi di diabete diagnosticati nel 2010, circa il 4,7% della popolazione. Oltre ventimila in più rispetto agli anni 2000, allora i casi, secondo i dati diffusi dall'Istat erano 51.000.
Dati allarmanti considerando che solo nella città di Cagliari, oltre 9.900 sono le persone con diabete e circa 2900 non lo sanno. Mentre nella provincia i casi sono probabilmente 37.500. L'incidenza nella nostra regione è, appunto, altissima: si registra infatti il più alto numero annuale di nuovi casi di diabete di tipo 1 con oltre 50 casi per 100.000 abitanti (nella fascia d'età 0-30 anni).
Una malattia quella del diabete, purtroppo, in costante aumento nell'isola, molteplici sono le cause: sedentarietà, obesità, cattiva alimentazione, e l'aumento del numero di persone anziane.
Istituita nel 1991 dall'International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Giornata Mondiale del Diabete in Italia viene organizzata dal 2002 da Diabete Italia per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete sulla sua prevenzione e gestione. La Giornata cade il 14 novembre di ogni anno ma gli eventi si concentrano in Sardegna tra il 9 e il 10 novembre.
L'evento più classico è la 'glicemia in piazza' che si è evoluta fino a diventare una serie di test effettuati sul momento che permettono di scoprire se si ha il diabete o di valutare il rischio di svilupparlo. Ma si organizzano anche conferenze, eventi che invitano all'esercizio fisico e perfino serate teatrali.
Quest'anno, l'obiettivo della giornata, è mettere in luce le reali proporzioni del problema diabete e spingere la Regione ad affrontarlo in modo appropriato, per esempio facendo riferimento al Piano Nazionale Diabete, redatto dal Ministero della Salute. Il Piano disegna un modello ideale di assistenza completa e appropriata per ogni persona con diabete.
“Se ben gestito, il diabete può incidere in modo limitato nella vita di una persona e sui costi del sistema sanitario- fa sapere il Presidente del Diabete Italia, Salvatore Caputo - ma la persona con diabete deve avere accesso all’educazione, ai farmaci, ai presidi e alle cure specialistiche del caso. Se queste risorse mancano, è più facile che sviluppi seri problemi al cuore, al cervello, ai reni, agli occhi e ai piedi, con conseguenze che hanno un impatto devastante sulla sua vita, sulla sua famiglia e sulla collettività, nonché ovviamente sui costi della Sanità”.
A Cagliari, l'appuntamento con la prevenzione è per sabato e domenica novembre presso il Servizio di Diabetologia dell'Ospedale SS. Trinità. La struttura, svolgerà un'attività di informazione continua sui tipi di diabete, si potranno inoltre effettuare screening gratuiti per la valutazione del rischio diabete, rilevazione della glicemia, controlli della pressione arteriosa e verifica dell’indice di massa corporea. Sarà assicurata la distribuzione e la diffusione del materiale informativo per la cura e la prevenzione della malattia.
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